Irlanda, via dalla crisi tassando chi inquina

Il premier irlandese, Edna Kelly (Foto Lapresse)

DUBLINO – L’Irlanda esce dalla crisi grazie alla protezione dell‘ambiente. Il Paese è stato uno dei primi Paesi dell’eurozona a soffrire. In parte è stata aiutata dal piano di salvataggio speciale del Fondo Monetario Internazionale, che solo poche settimane fa ha elargito al Paese 1,17 miliardi di dollari. In parte ha rimpinguato le proprie casse tassando tutto quello che inquina, dall’uso di combustibili fossili (quelli del riscaldamento di case e uffici, o quelli che escono dalle auto e dalle fabbriche) ai rifiuti non differenziati. 

Secondo la stima dell’Economist, il pil irlandese salirà del 2%. Ancora di più è aumentato il ricorso alle energie rinnovabili, che ha portato i livelli di emissioni inquinati dal 15% del 2008 al 6,7% del 2011.

Nel frattempo, grazie alla carbon tax, nelle casse dello Stato sono entrati in tre anni un miliardo di euro, di cui 400 milioni nel solo 2012.

Di pari passo è aumentata la campagna di sensibilizzazione da parte del governo. Sono stati lanciati spot che promuovono la raccolta differenziata. Le tasse sulle auto sono proporzionate a quanto il veicolo inquina. Così chi consuma di più paga di più. E i soldi vanno allo Stato.

 

 

 

 

Gestione cookie