Irpef: in Campania, Calabria e Molise più alta. Causa deficit sanitario

ROMA – I contribuenti di Calabria, Campania e Molise pagheranno il 2,03% di Irpef: la manovra del governo Monti ha stabilito che le singole regioni potranno aumentare le aliquote per finanziare i sistemi sanitari regionali. Dunque, a pagare di più saranno i cittadini delle regioni con più debiti sanitari.

Un articolo del Sole 24 Ore spiega che il decreto Salva Italia aumenta il prelievo dallo 0,90% all’1,23% a livello nazionale. A questo va sommato l’aumento dello 0,50% che le Regioni possono applicare. Ma le Regioni che hanno deficit sanitario possono aumentare ulteriormente dello 0,30%. 0,90 + 0,33 + 0,50 + 0,30 = 2,03.

I cittadini di Lazio e Sicilia pagheranno l’1,7%. Quelli delle altre regioni pagheranno da un minimo dello 0,9% a un massimo dell’1,4%. Fanno eccezione i contribuenti delle Regioni e delle Province autonome, che pagano l’Irpef senza maggiorazioni: Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Veneto, Valle D’Aosta, Trento e Bolzano).

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