Irpef, addizionale Roma: fra due mesi rispunterà l’aumento appena bloccato

Irpef, addizionale Roma: fra due mesi rispunterà l'aumento appena bloccato
Irpef, addizionale Roma (nella foto il sindaco Marino): fra due mesi rispunterà l’aumento appena bloccato

ROMA – Irpef, addizionale Roma: fra due mesi rispunterà l’aumento appena bloccato. Nero su bianco nel decreto-salva Roma c’è scritto che l’Irpef non aumenterà: l’addizionale comunale non può superare lo 0,9%, tassativo. A meno che…A meno che, come è previsto nello stesso decreto dallo stesso relatore che ha bloccato l’aumento, Linda Lanzillotta di Scelta Civica, fra due mesi l’analisi strutturale del buco di bilancio non sortisca nuove intese fra governo e Capitale per far rientrare dalla finestra l’aumento con la porta momentaneamente sbarrata.

Il meccanismo è questo: l’emendamento sancisce che il Comune di Roma non possa sforare il tetto dello 0,9% nel determinare l’aliquota Irpef (negli altri Comuni d’Italia il tetto è allo 0,8%). Discorso chiuso perché sul decreto c’è la fiducia. Tuttavia nel decreto è previsto che Roma fornisca un’analisi strutturale del debito (un miliardo di buco) propedeutica al piano di rientro collegato. La città ha tempo due mesi per metterlo a punto e presentarlo al Governo: si tratta quindi di uno strumento importante per continuare la trattativa che a questo punto non è per nulla giunta al capitolo finale. Questo vuol dire che fra due mesi le parti si incontreranno di nuovo per stabilire un percorso di rientro su base triennale: un vero e proprio supplemento di trattativa che, nel caso la situazione contabile lo richiedesse, riaprirà le porte all’aumento dell’aliquota addizionale.

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