Irpef: le addizionali Comune per Comune. Uno su quattro rincara

ROMA – Irpef: le addizionali Comune per Comune. Uno su quattro rincara. Era prevedibile, la cancellazione dell’Imu 2013 prima casa avrebbe svuotato le casse dei Comuni. Ai sindaci, per correre ai ripari, in attesa delle compensazioni sulla prima rata Imu, delle garanzie sulla seconda rata, dell’integrazione dei fondi di solidarietà, non resta che agire sulla leva fiscale d cui dispongono: l’Irpef.

Fino al 30 novembre, scadenza del “preventivo” del 2013, i Comuni fanno in tempo a imporre o ritoccare verso l’alto le addizionali. Su 8.096 Comuni, 1.989 (uno su quattro), hanno deciso per la maggiorazione Irpef, che può arrivare fino allo 0,80% sul reddito. L’aliquota massima è stata scelta da 267 municipi, senza esenzioni e agevolazioni per i redditi bassi. 164 Comuni adottano l’aliquota massima ma considerando alcune esenzioni.

L’anno scorso ad applicare l’addizionale Irpef erano stati 6.610 Comuni, 3 su 4, per un gettito complessivo di 3,65 miliardi, il 25% in più rispetto al 2011: in pratica, “quasi quanto l’Imu sull’abitazione principale”. A Milano, che applica l’aliquota massima dello 0,80% sui redditi sopra i 75 mila euro, l’esenzione è stata dimezzata passando da 33.500 euro a 15.000, con aliquote progressive fino a quella massima: alla fine, gli incrementi sono più miti per le fasce alte e parecchio esose tra 33.500 e 55 mila. Sotto la tabella del Corriere della Sera mostra la mappa dei rincari Irpef città per città:

Mappa addizionali Irpef Comune per Comune (fonte Corriere della Sera)
Mappa addizionali Irpef Comune per Comune (fonte Corriere della Sera)

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