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IRPEF regionale: qui si paga di più, ecco le cifre. Tutto quello che devi sapere al riguardo.
L’IRPEF, acronimo di imposta sul reddito delle persone fisiche è uno dei principali canali di introiti per lo Stato italiano. Oltre a quello nazionale, esiste però anche l’IRPEF regionale che rappresenta un importante strumento di finanziamento per le Regioni.
L’IRPEF regionale è un’imposta sul reddito che gli enti pubblici, facoltativamente, possono applicare in aggiunta all’aliquota statale. Questa tassa, introdotta con il decreto legislativo n. 446 del 1997, consente alle Regioni di disciplinare il prelievo fiscale in ragione delle esigenze del territorio.
Irpef regionale: qui si paga di più, ecco le cifre
Ciascuna Regione può stabilire, infatti, una aliquota variabile, in funzione della situazione economica e delle politiche sociali del territorio. L’aliquota regionale è calcolata sul reddito imponibile del contribuente, determinato in base alle disposizioni dell’IRPEF nazionale.
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Le Regioni possono anche applicare un’aliquota fissa o differenziata in base a precise categorie di reddito, come il reddito da lavoro dipendente, autonomo o da pensione. Le Regioni possono facoltativamente scegliere se applicare l’IRPEF regionale, dunque, le aliquote possono variare da una Regione all’altra.
Con il vigente quadro normativo, gli enti locali godono di un’ampia libertà di manovra, potendo scegliere il carico fiscale da attribuire ai cittadini. Tutto tutto questo porta ad una disomogeneità del carico fiscale, alcune Regioni infatti hanno aliquote più elevate per finanziare servizi pubblici, mentre altre hanno aliquote più basse, ad esempio, per attrarre nuove imprese residenti.
L’IRPEF regionale ha un profondo impatto sulle Regioni e, di conseguenza, sui servizi pubblici offerti ai cittadini. Le entrate derivanti da questa imposta vengono utilizzate per finanziare diversi settori come l’istruzione, la sanità, i trasporti, le infrastrutture, eccetera.
Nonostante l’importanza di questa imposta, la variabilità degli aliquote ha portato alla nascita di disparità tra le Regioni, creando un divario significativo nei servizi offerti ai cittadini. Alcune Regioni, infatti, potrebbero trovarsi in difficoltà a causa di una base imponibile ridotta.
Ma qual è la Regione in cui si paga di più? I dati sono stati resi noti dal Consiglio nazionale dei commercialisti, lo studio è stato posto in essere tenendo in considerazione i dati a disposizione del MEF. È emerso che un cittadino avente reddito di 10.000 euro paga 203 euro di addizionali IRPEF in Molise dato che, c’è stato un aumento automatico dell’aliquota minima.
Con la stessa fascia di reddito un cittadino paga 173 euro in Abruzzo, Campania e Calabria, mentre nelle Regioni più ricche si paga meno. In Basilicata, Liguria, Lombardia, Marche, Sardegna, Sicilia e Veneto si paga 123 euro. In Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana ci sono importi più bassi. Invece, in Puglia un cittadino con un reddito di 10.0000 versa 133 euro.