C’è un motivo in più per fare attenzione alla data di scadenza dell’ ISEE 2025: novità in arrivo per chi aspetta soldi
In tempi di crisi sarebbe meglio avere tutto sotto controllo per ciò che riguarda le finanze. Uno degli strumenti più usati dallo Stato per supportare i cittadini più bisognosi è l’ Indicatore della Situazione Economica Equivalente, conosciuto come Isee.
Con questo documento alla mano si possono accedere a diversi bonus e agevolazioni perchè fotografa la situazione reddituale, relativa alla composizione del nucleo familiare. La legge di bilancio 2024 ha introdotto alcune modifiche, ma l’applicazione di queste dipende dall’approvazione di specifici regolamenti.
L’INPS offre un servizio di ISEE precompilato che semplifica la procedura. Alcuni dati, come redditi, patrimoni, e trattamenti ricevuti, sono già inseriti grazie alla collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, anche se il richiedente deve completare informazioni come la composizione del nucleo familiare e altri dati non presenti negli archivi pubblici. Tuttavia è la data di scadenza che richiede maggiore attenzione, perchè se non idonea si rischia di perdere ciò che si spetta.
Se l’ISEE è scaduto i soldi non vengono accreditati
Tra le tante cose a cui l’Isee permette di accedere è l’Assegno di Inclusione (tra le altre cose i cari vecchi ex assegni familiari ). E’ importantissimo rinnovare nei tempi giusti il documento per ricevere gli accrediti sul conto corrente. L’attuale ISEE scade a fine anno, e chi riceve l’Assegno di Inclusione deve prepararsi a richiedere l’ISEE 2025. Senza l’ISEE aggiornato, i pagamenti dell’Adi saranno sospesi fino alla presentazione del nuovo documento.
Ma qual è la data esatta per rinnovare l’Isee? Per il 2025, si prevede che il termine per aggiornare l’ISEE sia il 31 gennaio 2025. A differenza del 2024, quando le famiglie avevano più tempo, nel 2025 non ci saranno deroghe. L’aggiornamento dell’ISEE sarà possibile solo a partire da gennaio 2025.
Chi non rinnova l’ISEE entro il 31 gennaio rischia la sospensione dell’Assegno di Inclusione, a partire dalla mensilità di febbraio, ma non è una perdita definitiva: se si presenta infatti il nuovo ISEE dopo la scadenza, i pagamenti riprendono dal mese successivo, inclusi gli eventuali arretrati, purché si soddisfino ancora i requisiti economici.
L’INPS controllerà che:
– I redditi e patrimoni familiari rientrino nei limiti previsti.
– Non ci siano variazioni nei componenti del nucleo familiare (se non per nascita o morte). In caso di variazioni diverse, sarà necessaria una nuova domanda per l’Assegno di Inclusione.
Se il reddito familiare diminuisce rispetto all’ISEE 2024, l’assegno potrebbe aumentare. Se invece il reddito aumenta, ma resta entro i limiti previsti, l’assegno potrebbe essere ridotto.
Rinnovare l’ISEE entro il termine è molto importante per evitare interruzioni nei pagamenti dell’Assegno di Inclusione. È necessario tenere d’occhio le scadenze e verificare che i requisiti economici siano ancora soddisfatti.