ROMA – Il prodotto interno lordo italiano rivisto secondo i nuovi parametri che includono prostituzione e droga fa abbassare, anche se di poco, il rapporto tra deficit e Pil, col deficit che scende dal 3% al 2,8%, “regalando” al governo 3 miliardi di spazio.
Calcolato con il nuovo sistema europeo dei conti (Sec2010) il livello del Pil nominale per l’anno 2013 viene rivisto al rialzo del 3,8%, con una crescita di quasi 59 miliardi di euro. Il rapporto deficit-Pil 2013 migliora di 0,2 punti, fermandosi al 2,8%, invece che al 3,0% risultato dalle precedenti stime. Il debito pubblico 2013, ricalcolato dall’Istat, si attesta al 127,9% del Pil, da 132,6% calcolato secondo il vecchio sistema.
I dati migliori per il governo arrivano sul versante del deficit e del debito. L’indebitamento netto della Pubblica Amministrazione, infatti, risulta al 2,8% del Pil per il 2013, meglio del 3% delle ultime stime ufficiali. Il debito pubblico 2013, ricalcolato dall’Istat, si attesta al 127,9% del Pil, da 132,6% calcolato secondo il vecchio sistema: un miglioramento di oltre quattro punti percentuali.
Cala, anche se di poco, la pressione fiscale, che passa, per il 2013, dal 43,8% al 43,3%.