Ripresa: fiducia record, Bot sottozero, Pil +1%. 3 indizi…

Istat, ripresa: record fiducia imprese e consumatori
Istat, ripresa: record fiducia imprese e consumatori

ROMA – Agli italiani è tornata la voglia di spendere, di consumare: sognano un’auto nuova, esitano tuttavia a comprare una nuova casa. In ogni caso livelli di fiducia così alta, sia tra le imprese che tra i cittadini non si registravano da prima della crisi.

Tassi sotto zero per la prima volta nell’asta di Bot a sei mesi. Il Tesoro ha venduto tutti i 6 miliardi di euro in offerta con un rendimento medio in calo a -0,055% da 0,023% di settembre, segnando un nuovo minimo storico dopo quello toccato ad aprile scorso a quota zero. La domanda ha raggiunto i 12,7 miliardi di euro.

Banca d’Italia: “Crescita Pil 2015 può sfiorare l’1%”. “La crescita dell’attività nel 2015 potrebbe superare quella indicata nelle nostre proiezioni di luglio, sfiorando l’1%”. Lo dice il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, secondo cui “il significativo aumento dell’occupazione, che ha beneficiato anche dei provvedimenti del governo, continuerà a sostenere i consumi”.

La fiducia dei consumatori registrata dall’Istat ad ottobre è la più alta da febbraio 2002, oltre 13 anni fa. Sale a 116,9 punti dai 113 di settembre. Sono in espansione tutte le componenti della fiducia a partire da quella economica. Migliorano i giudizi e le attese sulla situazione economica del paese e calano le attese di disoccupazione.

Gli italiani tornano a sognare una nuova auto. L’Istat segnala un miglioramento delle intenzioni di acquisto dell’autovettura dei consumatori, mentre restano stabili gli orientamenti all’acquisto di un’abitazione e diminuiscono i progetti di manutenzioni straordinarie nella propria casa. In generale sono in aumento i giudizi positivi sull’opportunità di acquisto di beni durevoli per la crescita di coloro che ritengono di poter spendere “molto di più che in passato per questi beni” (al 23,2% dal 22,7%).

Cresce la voglia di un’auto nuova, mattone fermo. Il clima di fiducia migliora anche per le imprese dei servizi di mercato e la manifattura, mentre torna a calare per le costruzioni. Nel commercio sono in progresso sia i giudizi sulle vendite correnti, sia le attese sulle vendite future e sono giudicate in diminuzione le giacenze di magazzino.

Nelle imprese manifatturiere salgono sia i giudizi sugli ordini sia le attese sulla produzione, invece i giudizi sulle scorte rimangono stabili. Nelle costruzioni peggiorano i giudizi sugli ordini e piani di costruzione mentre le attese sull’occupazione restano invariati. Nelle imprese dei servizi migliorano le attese sull’andamento generale dell’economia, ma si riducono sia i giudizi sia le attese sul livello degli ordini.

 

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