L’accordo di fusione tra Ita Airways e Lufthansa rischia di saltare dopo quasi due anni di trattative serrate e dopo l‘ok preliminare alla fusione arrivato dalla Commissione europea che è riuscita a convincere anche l’Antitrust. Poco prima di inviare a Bruxelles i documenti per l’ok alle nozze, la sera di lunedì 4 novembre è scoppiata una lite tra Lufthansa e il ministero dell’Economia italiano che rischia (c’è tempo fino all’11 novembre per trattare ancora), di far saltare tutto.
Il contensioso è sul price adjustement, clausola che prevede la possibilità di ottenere un rimborso parziale del prezzo di acquisto. La distanza sulla cifra sarebbe intorno a 10 milioni di euro.
L’accordo è stato bloccato nella notte. Secondo quanto riporta il Corriere, Lufthansa avrebbe chiesto “di rivedere al ribasso (829 milioni) la cifra dell’intero accordo ma gli emissari del Tesoro hanno detto no”. “Italiani e tedeschi, secondo le fonti – riporta il sito del quotidiano – hanno iniziato a discutere su alcune clausole contrattuali relative alla cifra da sborsare in seguito al primo aumento di capitale riservato a Lufthansa”.
Questo ragionamento è stato contestato dal ministero dell’Economia che non accetta l’aggiustamento sulla seconda tranche di pagamento fornito sulla base dei risultati finanziari dell’ultimo trimestre dell’anno. Periodo che vede le compagnie in perdita.
“L’Italia non svende la sua compagnia” avrebbero dichiarato fonti governative italiane con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che, a detta del Corriere, sarebbe “furibondo”.
Le trattative sono andate avanti tutta la notte. Ma quanto accaduto sembrerebbe uno strappo in grado di far saltare l’intero accordo costruito nei mesi. La parte italiana però ritiene di non essere obbligata a chiudere l’accordo con Lufthansa se questo è contro gli interessi del Paese. C’è tempo comunque fino all’11 novembre per rimandare il pacchetto alla Commissione europea.
“Il gruppo Lufthansa sta rispettando l’accordo del 2023 con il ministero dell’Economia e delle finanze italiano per l’acquisizione del 41% di Ita Airways”, fa sapere una nota del gruppo tedesco che nega di aver chiesto uno sconto sul valore dell’investimento. “La compagnia ha firmato il necessario pacchetto di misure correttive entro la scadenza concordata”.
A Bruxelles, a quanto pare sono arrivate le firme di Lufthansa, Ita, e dei vettori rivali (easyJet, Air France-Klm e Iag). A mancare è soltanto quella del Ministero dell’Economia che al momento detiene le quote maggioritarie di Ita Airways. “E’ un tema che stanno vedendo Mef e Lufthansa, non commentiamo” ha fatto intanto sapere la compagnia aerea italiana.
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