Italia 2013, piu disoccupati, meno deficit, odor di ripresa: lo dice l’Europa

Il ministro dell’Economia Vittorio Grilli (Foto Lapresse)

BRUXELLES – La “tiepida ripresa” dell’Italia si inizia a vedere, o almeno a sentire: secondo le previsioni dell’Unione europea il nostro Paese inizierà a riprendersi dalla “profonda recessione” del 2012 nel biennio 2013-2014. Nella seconda metà del 2013 l’attività economica italiana riprenderà a girare, anche se a un “ritmo molto contenuto”.

Sempre nel 2013 secondo le previsioni Ue l’Italia si avvicinerà al pareggio strutturale, anche se poi bisognerà cambiare la politica economica se non si vorrà perdere il pareggio. L’avanzo primario supererà il 5% nel 2013 e si stabilizzerà’ al 3,7% nel 2014.

Meno positive le previsioni sul pil, che secondo Bruxelles si contrarrà quest’anno del 2,3% e nel 2013 dello 0,5%, tornando a crescere solo nel 2014.

In aumento anche il numero di disoccupati: dopo il tasso del 10,6% di quest’anno, nel 2013 il numero dei senza lavoro sarà l’11,5% del totale, e arriverà all’11,8% nel 2014. Tra le cause secondo Bruxelles ci sono gli effetti della riforma delle pensioni del ministro Fornero e il numero crescente di persone in cerca di lavoro per la crisi.

Peggiorano anche le previsioni a livello di deficit, quest’anno al 2,9% e al 2,1% nel 2013 e 2014. In aumento anche il debito, destinato a schizzare, secondo le previsioni Ue, quest’anno al 126,5%, poi al 127,6% nel 2013, per scendere lentamente nel 2014 al 126,5%.

Andrà meglio per la spesa degli italiani: il tasso di inflazione dovrebbe scendere dal 3,3% del 2012 al 2% nel 2013 e all’1,7% nel 2014. L’aumento dell’Iva previsto a luglio 2013 farà di nuovo salire i prezzi nel terzo trimestre del 2013. Ma nella seconda metà del 2014 l’inflazione scenderà “ben sotto il 2%” grazie al calo del prezzo del petrolio e a minori pressioni sul costo del lavoro.

 

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