Grecia, una crisi economica che ci riguarda molto da vicino

Un eventuale collasso della Grecia riguarderebbe anche l’Italia. Il grido dall’allarme di Atene, che cerca l’appoggio europeo per uscire dalla crisi economica, fa pensare al nostro Paese, e non solo come governo dell’eurozona pronto a partecipare al piano di aiuti. Il vento della crisi potrebbe presto spirare verso Roma, gli analisti lo avevano già annunciato: l’Italia è a rischio debito, come Spagna e Portogallo.

Adesso Lisbona vacilla e Standard & Poor’s, una delle principali agenzie di rating, ha declassato il rating del Portogallo per il modo in cui sta gestendo l’elevato debito pubblico e la crisi economica. La nostra situazione non è così lontana da quella degli altri paesi mediterranei: se il debito pubblico greco è di oltre il 120% del Pil, quello italiano è di poco inferiore. A comprare  i titoli pubblici italiani sono per la maggior parte acquirenti esteri e di fatto si crea una dipendenza dai mercati finanziari internazionali.

Probabilmente, però, la vera origine della debolezza economica italiana risale ai tempi dell’ingresso nell’euro. Come nei casi di Grecia e Spagna, anche l’Italia entrò a far parte della moneta unica, lasciandosi alle spalle un debito pubblico oggettivamente sproporzionato rispetto alla capacità di produrre reddito. Così per un certo periodo trasformarono i debiti in crediti, manipolando i conti. Poi, secondo le accuse del New York Times e dello Spiegel pubblicate nel febbraio scorso, i banchieri di Wall Street, da Goldman Sachs a JP Morgan aiutarono i governi europei più in difficoltà come Grecia e Italia, a riportare i conti in verde così da permettere loro vita felice nell’euro, almeno fino a che il gioco ha retto.

Ora il pasticcio greco e le menzogne sul debito “taroccato” bussano alle porte italiane. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti però resta in silenzio e per l’estate dovrebbe arrivare una maxi manovra correttiva da 10 miliardi. Tutto questo basterà a scongiurare il pericolo di una crisi finanziaria anche a Roma?

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