ROMA – Nel 2010, il 18,2% dei residenti in Italia è, secondo la definizione Eurostat, a "rischio di povertà", il 6,9% si trova in condizioni di "grave deprivazione materiale", e il 10,2% vive in famiglie caratterizzate da una bassa intensità di lavoro. L'indicatore sintetico del rischio di povertà e di esclusione sociale, che considera vulnerabile chi si trova in almeno una di queste tre condizioni, è pari al 24,5%, un livello analogo a quello del 2009. A renderlo noto e' l'Istat nel report su Reddito e condizioni di vita.