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Jobs Act: dal Cdm stretta sui voucher e aiuti ad aree crisi

di Daniela Lauria |23 Settembre 2016 22:08

Jobs Act: dal Cdm stretta sui voucher e aiuti ad aree crisi

ROMA – Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto correttivo del Jobs Act che introduce una stretta sui voucher (i buoni lavoro) ed estende gli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa. Per loro la possibilità di accordare 12 mesi in più di cassa integrazione straordinaria.

In particolare per quanto riguarda la tracciabilità dei cosiddetti buoni lavoro del valore nominale di 10 euro, destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio (utilizzati in diversi settori, dal turismo all’agricoltura), è stato fissato l’obbligo per il datore di lavoro di comunicare all’Ispettorato del lavoro, tramite sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione di lavoro accessorio, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione stessa.

Introdotte modifiche per l’agricoltura: in questo settore, i committenti sono tenuti a comunicare, nello stesso termine e con le stesse modalità, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione di lavoro accessorio con riferimento ad un arco temporale non superiore a 3 giorni (non più a 7 giorni, come inizialmente previsto nello schema del decreto correttivo approvato in via preliminare a giugno scorso).

Quanto agli ammortizzatori sociali per i lavoratori in cassa integrazione straordinaria la cui copertura finisce entro il 2016, si estende per ulteriori 12 mesi la cigs, “qualora l’impresa presenti un piano dedicato al recupero occupazionale”.

Si definiscono aree di crisi complessa, “ambiti territoriali con caratteristiche definite della legge in cui sono in corso processi di industrializzazione che necessitano di una particolare attenzione e sostegno”. Su queste aree, che vanno da Piombino a Termini Imerese, Confindustria e Cgil Cisl e Uil avevano chiesto, all’inizio di settembre, un intervento del governo per aiutare i quasi 30mila lavoratori interessati.

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