Juncker: "Devastante se Grecia esce da Eurozona e Ue"

BRUXELLES – Appello di Jean-Claude Juncker ai greci alla vigilia delle elezioni-bis: l'uscita di Atene dall'euro e dalla Ue avrebbe un ''effetto devastante'', non solo sulla Grecia ma sull'intera unione. Il presidente dell'Eurogruppo lo ha lanciato in una intervista pubblicata oggi dal quotidiano austriaco Kurier.

''Indipendentemente dalle conseguenze economiche e sociali per la Grecia'', la sua uscita ''sarebbe un danno per l'eurozona e per la sua coesione'', ha affermato il lussemburghese aggiungendo: ''Bisogna impedirlo. Avrebbe un effetto devastante. I greci ne devono essere coscienti''.

Il timore e' che lo scrutinio di domani, ripetizione di quello che il 6 maggio scorso ha dato un risultato di ingovernabilita', confermi la forte ascesa delle forze anti-europee ed in particolare di Syriza che nel suo programma ha la riapertura del negoziato sul piano. ''Se vince la sinistra radicale, le conseguenze sull'unione monetaria sono imprevedibili'' ha continuato Juncker sottolinenando che la Ue aprira' il dialogo con il governo che emergera' dalle urne, ma anche che i contenuti del programma di austerita' concordato per concedere il secondo piano di aiuti non sono in discussione. Nei giorni scorsi diverse fonti europee hanno lasciato intendere che potrebberol essere rivisti dettagli sulla tempistica del rientro negli obiettivi di bilancio e dei rimborsi, ma non il grosso delle riforme strutturali richieste.

''Questo deve essere chiaro ai greci – ha martellato Juncker – Non si puo' negoziare sul contenuto del programma di austerita' per la Grecia''.

Il presidente dell'Eurogruppo ha poi specificato che domani sara' in contatto telefonico con il presidente della Bce, Mario Draghi, e con il vicepresidente della Commissione europea e responsabile per gli affari economico-finanziari della Ue, Olli Rehn, ma ha aggiunto che una posizione ufficiale sull'esito del voto in Grecia sara' resa nota soltanto lunedi'.

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