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La presa in giro del canone Rai, nel 2025 tornerà a 90 euro

Niente conferma, almeno per ora, della riduzione del canone Rai che tornerebbe così a 90 euro. Si tratta di una promessa non mantenuta da parte dell’esecutivo che aveva annunciato la sua riduzione. L’abbassamento del canone era una misura fortemente voluta dalla Lega che aveva proposto, per poterla attuare, anche di alzare il tetto alla pubblicità della Rai. Proposta che però andava a penalizzare Mediaset. Per questo, c’è ora chi legge nello stop un pegno pagato da Giorgia Meloni a Forza Italia da sempre vicina ai figli di Berlusconi proprietari di Mediaset.

La Lega sembrerebbe tuttavia pronta a chiedere di nuovo l’abbassamento del canone e starebbe pensando di presentare una nuova norma che andrebbe a compensare la Rai dei mancati introiti senza scontentare nessuno. 

Sorpresa in Rai per la mancata sforbiciata del canone

In Rai, l’assenza della conferma del taglio da 90 a 70 euro, deciso nella passata manovra per l’anno in corso, è stata una sorpresa. Il taglio era stato infatti annunciato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa. Riduzione che non ci sarà e che ha fatto infuriare il Codacons.

Il cavallo posizionato nella sede Rai di viale Mazzini a Roma
La presa in giro del canone Rai, nel 2025 tornerà a 90 euro (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

 

I soldi in più consentiranno ora alla Rai di far affidamento su quei 430 milioni di entrate, che per quest’anno stati stati coperti grazie a una somma compensativa proveniente dalla fiscalità generale, come previsto sempre nella passata legge di bilancio. Al momento però, il non abbassamento del canone (che tutti noi paghiamo nelle bollette elettriche, è bene ricordarlo) resta sulla carta una promessa non mantenuta da parte del Governo Meloni.

 

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