Lagarde al Fmi: ok della Cina

PARIGI 24 MAG La guida del – PARIGI, 24 MAG – La guida del Fondo monetario internazionale e' sempre piu' vicina per Christine Lagarde, ministro delle Finanze francese. Dopo il 'si'' della Gran Bretagna, dell'Italia e della Germania, ora arriva infatti anche il sostegno della Cina, anticipato in un'intervista alla radio Europe 1 dal ministro del Bilancio e portavoce del governo transalpino, Francois Baroin. Un annuncio che qualcuno ha tacciato di scarso tempismo, dato che la candidatura della Lagarde non e' stata ancora ufficializzata, ma che a Parigi non ha suscitato troppa sorpresa. La voce di un via libera di Pechino circolava infatti da qualche giorno tra gli addetti ai lavori, anche se non aveva mai trovato una conferma istituzionale: l'inquilina di Bercy, faceva notare chi aveva seguito da vicino le trattative sugli indicatori di squilibrio nel vertice G20 del febbraio scorso, si e' da tempo guadagnata la stima dei cinesi, giocando un importante ruolo di mediazione tra le loro richieste e le posizioni dei Paesi occidentali. La via della Lagarde verso il posto di guida del Fmi non e' pero' ancora spianata. Sulla sua candidatura pesano infatti almeno due pesanti incognite, una internazionale e una tutta francese. Da un lato, l'insistenza di numerosi Paesi, soprattutto dell'America Latina, per il passaggio a un direttore che sia rappresentante dei Paesi emergenti, come il messicano Agustin Carstens o il sudafricano Trevor Manuel. Dall'altro, la richiesta di aprire un'inchiesta sul suo operato nel contenzioso che opponeva l'uomo d'affari Bernard Tapie all'ex banca pubblica Credit Lyonnais, formulata dal procuratore generale della Corte di Cassazione francese, Jean-Louis Nadal, al tribunale della Repubblica, organo competente per i reati commessi dai ministri nell'esercizio delle proprie funzioni. La decisione in materia, secondo fonti giudiziarie, dovrebbe arrivare il 10 giugno prossimo, data che rappresenta anche la scadenza limite per depositare ufficialmente le candidature alla direzione del Fmi, e un'eventuale avvio della procedura giudiziaria potrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile sul percorso della Lagarde verso Washington. La diretta interessata, per il momento, non si esprime. ''La sola risposta che avrete da me e' un sorriso'', scherzava ieri con un gruppo di giornalisti a margine di una conferenza. Una consegna del silenzio estesa a tutto il suo staff, che da giorni propone la stessa risposta alle pressanti domande dei media: ''Non ora, non e' il momento''.

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