L'appello delle imprese europee: "Coraggio e fermezza per crescere"

ROMA, 8 OTT – Un piano in tre punti che preveda ''bilancio pubblico solido ed economia competitiva'', un ''vero impegno politico'' e ''un' Europa piu' forte'', attraverso la creazione di una vera ''Unione politica''. Questi i contenuti di una lettera-appello, pubblicata oggi su alcuni giornali europei e firmata dai presidenti delle tre confederazioni industriali piu' importati d'Europa, Emma Marcegaglia di Confindustria, Hans-Peter Keitel della tedesca Bid e Laurence Parisot della francese Medef. Nella lettera vengono chiesti interventi che impongono ''coraggio e fermezza'' perche' ''il loro successo dipende proprio dalla determinazione con la quale ciascuno dei paesi coinvolti si impegnera' nell'adottare e concretizzare senza vacillare e senza esitare questi provvedimenti a tutto campo''.

I tre presidenti assicurano il loro impegno ''a favore di una piu' profonda integrazione europea'' che e' la chiave che ha consentito alle imprese ''di aumentare la loro competitivita' nell'arena globale, garantendo quindi ai cittadini dell'unione standard di vita superiori e posti di lavoro migliori''.

''Occorrono bilanci pubblici solidi ed economie competitive'', e' scritto al primo punto della lettera, con l'obiettivo di ricreare fiducia da parte dei mercati finanziari. Richiede – viene spiegato – ''una rete finanziaria di sicurezza'' ed anche ''passi avanti nella governance economica''. ''Il compito – e' scritto – e' garantire che l'Unione Europea costruisca un contesto normativo proficuo per avere bilanci pubblici solidi e un'economia competitiva''.

Per questo serve – ed e' il secondo punto – un ''vero impegno politico'' che passi attraverso la concretizzazione del cosiddetto ''six pack'', cioe' il pacchetto di misure per evitare sforamenti del debito pubblico, ma anche efficienza nell'utilizzo dei due fondi europei: l' Efsf, cioe' il cosiddetto salva-Stati, e l' Esm, il fondo permanente che sara' realizzato in futuro. ''Ancora piu' importante – scrivono i tre presidenti – e' che i paesi devono assolutamente varare riforme strutturali che promuovano la crescita per aumentare la competitivita' delle loro economie'' e anche ''affrontare e risolvere il problema di un'adeguata capitalizzazione delle banche europee''.

Occorre poi – e' il terzo punto – ''un'Europa piu' forte''. Per questo bisogna ''iniziare a lavorare su un nuovo trattato che permetta un passo avanti verso un' unione politica ed economica piu' coesa''. Il trattato – poi – ''deve trasformare l'Esm in un fondo indipendente, che operi seguendo regole chiare e trasparenti e conceda aiuti soltanto a rigorose condizioni''. L'obiettivo e' ovviamente la crescita, e per questo sono anche necessarie sinergie tra i programmi di prestito e i fondi europei da parte della commissione europea e la Banca Europea degli investimenti.

I tre presidenti degli imprenditori di Italia, Francia e Germania sottolineano infine l'importanza di ''garantire l'ascendente economico e politico dell'Europa in un mondo che cambia a un ritmo ancora piu' sostenuto''. E per questo e' necessario che l'Europa dovra' impegnarsi ''in modo duraturo verso un' unione politica'', pur nel rispetto della diversita' che non e' in contraddizione con questo obiettivo ma ''anzi, e' questo a rappresentare parte della forza dell'Europa''.

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