Lavoro, Alfano: “Norme a rischio, effetti negativi sui mercati”

ROMA – ''C'e' stata l'impressione che la Cgil sia condizionata al suo interno da frange estreme come la Fiom e che a sua volta Bersani, che sostiene il governo Monti, sia condizionato dalla Cgil. Cioe' , di fatto, l'Italia intera e' condizionata dalla Cgil''. Lo afferma al Messaggero il segretario del Pdl, Angelino Alfano, in una lunga intervista in cui spiega che sul lavoro serviva un decreto legge.

"Se si doveva arrivare ad un percorso cosi' lungo – afferma – tanto valeva che il governo presentasse direttamente in Parlamento la sua proposta di riforma, senza troppe chiacchiere iniziali, affidando poi alle forze politiche e alle Camere la ricerca di una mediazione. Invece si parte gia' da un punto di equilibrio che per certi versi non soddisfa noi e per altri non soddisfa il Pd''.

''Cosi' – prosegue – dovremo fare altri estenuanti negoziati'', ''con la preoccupazione che il Parlamento diventi una palude'' e che ''tutto il dibattito venga osservato con inquietudine dai mercati internazionali''.

''Bersani e i democrat – aggiunge Alfano – non hanno nessuna voglia di approvare il provvedimento prima dell'estate''.

Il Pdl da parte sua, fa sapere il segretario, e' ''pronto a modificare il disegno di legge esclusivamente nella parte che riguarda le piccole e medie imprese''.

Parlando di alleanze, Alfano ricorda: ''Abbiamo sempre ribadito che sarebbe nostro intendimento proseguire nell'alleanza con Bossi''.

Sulla riforma della legge elettorale invece, ribadisce: ''Noi vogliamo restituire ai cittadini il diritto di scegliere i parlamentari, al contempo non rinunciando all'impianto bipolare''. Sull'ipotesi di Berlusconi candidato al Quirinale, Alfano osserva: ''Non e' tema di oggi ma e' troppo facile dire tutto cio' che di positivo penso del Cavaliere''.

Infine, il capitolo Rai. ''La Rai – afferma – ha i conti a posto e Lorenza Lei ha lavorato bene, dunque non c'e' bisogno di nessun commissario''.

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