Lavoro, arrivano “Presto”, i nuovi voucher per le prestazioni occasionali

ROMA – Si chiameranno “Presto” i nuovi voucher per il lavoro occasionale. Due le tipologie messe a punto dall’Inps per prendere il posto dei veri e propri voucher, aboliti il 17 marzo scorso: il libretto famiglia, se il datore di lavoro è una persona fisica non nell’esercizio di impresa o di libera professione, e il contratto di prestazione occasionale per gli altri datori di lavoro, spiega il Sole 24 Ore. 

Presto” sarà operativo da lunedì 10 luglio sulla piattaforma telematica dell’Inps. I buoni utilizzabili dalle famiglie restano di 10 euro, e a carico dell’utilizzatore ci sono 1,65 euro di contributi previdenziali, 0,25 euro di premio Inail e 0,10 di oneri gestionali. Quindi il netto pagato al lavoratore sarà di 8 euro.

Per quanto riguarda il contratto di prestazione occasionale che dovrà essere usato da chi non è famiglia, sottolineano Davide Colombo e Matteo Prioschi sul Sole 24 Ore, il compenso minimo orario è di 9 euro, ma si dovranno pagare almeno 36 euro, cioè il corrispettivo di quattro ore, anche se quelle effettivamente lavorate saranno meno.

Ai 9 euro orari poi andranno aggiunti un 33% di contributi Inps (2,97 euro) e un 3,5% di premio Inail (3,2 euro), che porteranno la cifra finale a 12,29 euro. A questo importo si applicherà l’1% di oneri di gestione, che faranno salire la somma a 12,41 euro.

Confermati i limiti annuali: ogni lavoratore può incassare tramite i “Presto” non più di 5mila euro l’anno (netti), con un limite di 2.500 euro per singolo utilizzatore, che non può erogare più di 5mila euro di compensi l’anno, complessivamente.

Il decreto legge 50/2017 prevede, però, che per pensionati, studenti sotto i 25 anni, disoccupati e beneficiari di reddito di inclusione, gli importi effettivamente erogati siano considerati al 75% del loro valore solo per il limite a carico dell’utilizzatore. I prestatori non potranno quindi andare oltre i 5.000 o i 2.500 euro netti effettivi.

I vecchi voucher, invece, potranno essere erogati nel 2017 solo come bonus baby sitter alternativi al congedo paternale.

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