Lavoro, Bonanni: “La norma va cambiata, sì al modello tedesco”

ROMA – "Il governo non presentera' articolati normativi che attraverso i licenziamenti economici ne facciano poi passare anche altri, di altra natura. Che e' poi il senso della nostra proposta". Lo dice in un'intervista all'Unita' il leader della Cisl Raffaele Bonanni, sottolineando che 'il Consiglio dei ministri dovra' definire il suo disegno di legge o decreto, che comunque dovra' poi approdare in Parlamento.

E il Parlamento e' sovrano. Non c'e' un'intesa scritta – precisa -, noi non abbiamo voluto firmare alcun accordo, anche per non lacerare ancora di piu' i rapporti con la Cgil".

"Sosterremo chiunque vorra' apportare modifiche che possano rendere piu' efficienti le norme – prosegue -, in grado di rassicurare sia i lavoratori, sia le realta' istituzionali ed economiche per gli impegni presi con le autorita' europee".

Bonanni guarda con favore al 'modello tedesco': sistema, spiega, "che prevede un passaggio formale di comunicazione che coinvolga le rappresentanze sindacali aziendali su qualsiasi movimento relativo ai rapporti di lavoro, in modo che possano valutare la situazione, e aprire una discussione".

La normativa sui licenziamenti economici, sottolinea il leader della Cisl, "dovra' essere al di sopra di ogni sospetto, ci dovra' essere uno sbarramento drastico per evitare qualsiasi eventuale tentativo fraudolento di far passare per economico il licenziamento di altra natura, discriminatorio, disciplinare. Monti in seduta plenaria ha accolto questa richiesta, la griglia dovra' essere molto stretta. E ogni eventuale fraudolenza non potra' che essere condannata dal giudice. Fino a oggi e' il massimo che abbiamo potuto ottenere".

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