Lavoro, Camusso: “Il governo ha sbagliato”

ROMA – ”Non me l’aspettavo e penso che sia un vero errore da parte di questo governo di cui avevamo tutti capito che la funzione doveva essere quella di dare una prospettiva al paese e di ricostruire un’unita’ del paese dopo tanti anni di divisione”. Cosi’ risponde il segretario della Cgil, Susanna Camusso – durante un intervento a Radiovaticana – alla domanda se si aspettasse o meno una riforma del lavoro cosi’ incisiva da parte del Governo tecnico.

”E invece – prosegue Camusso – i provvedimenti piu’ importanti, la finanziaria, il decreto sulle liberalizzazioni questa riforma sul mercato del lavoro mantengono un segno che e’ quello di scaricare sui lavoratori e sui pensionati i costi di un risanamento economico senza invece dargli degli affetti e delle risposte positive a delle famiglie che non ce la fanno piu’ e che non vedono prospettive. Quindi in questo io ci leggo un risultato opposto a quello a cui credo pensassero molti italiani quando hanno salutato con favore il cambio di governo”.

Quanto alla ipotizzata ‘rottamazione dei cinquantenni’ che sarebbe effetto diretto della riforma Camusso commenta: ”e’ la provocazione che abbiamo espresso. Perche’ tutta questa insistenza per voler costruire un provvedimento che rendesse facili e senza tutela i licenziamenti economici ci suona molto un tentativo di dire che quelli che magari sono piu’ costosi, oppure sono anche piu’ stanchi dopo tanti anni di lavoro, oppure vengono ritenuti meno innovativi diventano le vittime di questo processo. E contemporaneamente si e’ fatta una riforma delle pensioni che allontana per tutti l’orizzonte della possibilita’ di andare in pensione. E’ esattamente questa la motivazione per cui non volevamo che diminuissero le tutele sul licenziamento perche’ per un verso bisogna accompagnare l’ingresso ai giovani – e questo e’ l’apprendistato, secondo noi lo era anche non intervenire sulle pensioni – ma dall’altro non ci si puo’ immaginare che le famiglie non abbiano piu’ la condizione per vivere e sopravvivere”.

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