Lavoro, Casini: “Capisco Bersani, ma la Cgil è sotto scacco della Fiom”

ROMA – ''Comprendo fino in fondo la preoccupazione di Bersani e la rispetto. Ma l'esaltazione dei toni non serve. La situazione e' esplosiva. Qui non rischiamo una stagione calda. La stiamo vivendo gia'''. Lo dice a Repubblica Pier Ferdinando Casini che a proposito del progetto di riforma del lavoro invita ''i falchi'', ''da una parte e dall'altra'', a ''tornare in gabbia'', perche' la riforma ''e' coraggiosa, innovativa, ma soprattutto necessaria''.

Il leader Udc fa appello al ''senso di responsabilita' di tutti'', sottolineando la necessita' di innovare: ''di articolo 18 si parlava da anni – dice – i problemi erano li', imbalsamati da una concertazione che aveva paralizzato qualsiasi carica di innovazione. Detto questo, sappiamo che la situazione e' difficile e che di piu' non si poteva fare''.

Un governo ''serio'', aggiunge Casini, ''cerca di coinvolgere le parti sociali, i sindacati, ma non puo' farsene paralizzare. Ho sperato e ho lavorato anche io fino all'ultimo per un accordo unitario. Ma se il prezzo era la non decisione, ebbene non era sostenibile''.

''Ho rispetto per la Camusso – aggiunge Casini – Ma sta usando toni fuori dalle righe. Non puo' rappresentare in modo caricaturale questa riforma. Ci sono anche cose positive. Altrimenti, l'impressione che si ha e' che la linea del suo sindacato la detti la Fiom''.

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