ROMA, 31 OTT – ''Il tema è delicato. Però bisogna evitare di criminalizzare il dissenso. Non necessariamente dietro a un dissenso anche violento si nasconde una P38''. Lo dice in un colloquio col Corriere della Sera il deputato del Pdl Giuliano Cazzola, sottolineando che nel Paese si avverte un ''clima difficile'', ogni volta ''che si parla di riforma delle pensioni e di licenziamenti'', ma spiega di non avere ''informazioni'' né ''segnali'' dell'allarme terrorismo.
''Forse – aggiunge – Sacconi in quanto ministro sa cose che io non so''. Intervistato anche dalla Stampa, il vicepresidente della Commissione lavoro della Camera invita comunque alla cautela: ''si eviti di indicare delle persone come simbolo di tutto quel che non va. Peraltro in questa vicenda dei licenziamenti è difficile imputare al ministro Sacconi un qualcosa che nasce da una presa di posizione molto netta dell'Unione europea e della Bce''.