Le pensioni di dicembre saranno un po’ più alte. Inoltre la tredicesima, cifra supplementare riconosciuta a dicembre a chi riceve un trattamento pensionistico minimo, sarà superiore dello 0,8% e saranno assenti le ritenute addizionali comunali e regionali.
Il decreto Anticipi, approvato dal governo il 16 ottobre 2023, evidenziava novembre come mese nel quale i pensionati avrebbero ricevuto l’anticipo del conguaglio dell’adeguamento degli assegni, solitamente effettuato dall’Inps a gennaio. Alla fine, il testo pubblicato in Gazzetta ufficiale il 18 ottobre scorso ha spostato la data al 1 dicembre. Il prossimo mese, quindi, le pensioni degli italiani saranno un po’ più alte a causa della perequazione dei loro trattamenti pensionistici per l’inflazione del 2022. A ciò si aggiunge anche la tredicesima, che quest’anno anch’essa sarà più alta.
L’aumento per aggiustare l’inflazione effettiva del 2022 sarà dello 0,8% sulla pensione di dicembre, per compensare parzialmente l’inflazione aumentata dell’8,1%. Previsto l’arrivo anche di tutti gli arretrati del 2023, da gennaio fino a novembre. Anche la tredicesima sarà aumentata dello 0,8%. Come sappiamo, però, per effetto della Legge di Bilancio approvata a fine 2022, la rivalutazione piena del 100%, con annesso conguaglio è garantita soltanto a coloro che percepiscono pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo Inps, cioè pari a 2.101,52 euro lordi mensili.
E le altre fasce? La rivalutazione sarà dell’85% per i trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 2.626,90 euro); del 53% tra 5 e 6 volte il minimo (fino a 3.152,28 euro); del 47% tra 6 e 8 volte il minimo (fino a 4203.04 euro); del 37% tra 8 e 10 volte il minimo (fino a 5.253,80 euro) e del 32% oltre 10 volte il minimo Inps (dai 5.254 euro lordi in su). Per quest’ultima fascia già prevista una novità importante a partire dal 2024: la rivalutazione il prossimo anno sarà soltanto del 22%.
A tutto questo va aggiunto il cosiddetto “Bonus 155 euro” o “Bonus tredicesima”: si tratta di un’erogazione supplementare alla pensione, pari a 154,94 euro, introdotta dalla Legge Finanziaria 2001 e riconosciuta a chi percepisce una o più pensioni con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo. Il bonus tredicesima spetta a tutti coloro che ricevono le pensioni dall’Inps, con l’esclusione dei trattamenti assistenziali (pensioni e assegni sociali, prestazioni agli invalidi civili), delle pensioni dei dipendenti degli enti creditizi, dei dirigenti d’azienda e dei trattamenti non aventi natura di pensione.
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