Sì, ottenere una casa gratis è possibile, e in modo perfettamente legale: i cinque modi per procurarsi un tetto senza spendere.
Scartiamo l’eredità. La casa ereditata non potrebbe essere intesa come una soluzione interessante per chi cerca disperatamente casa e non ha i fondi necessari per affrontare le spese di un affitto o di un mutuo. Se è possibile ottenere dai genitori o dai parenti un immobile, difficilmente ci si porrà il problema di come fare a procurarsi una casa gratis. E anche dal punto di vista tecnico, inoltre, donazioni ed eredità non sono mai transazioni gratuite: bisogna mettere in conto le tasse di successione, l’imposta ipotecaria e catastale.
Esistono tuttavia diverse iniziative o possibilità che permettono a chi ne ha bisogno di ottenere una casa gratis. Non è ovviamente facile, ma non è neanche impossibile. Volendo circoscrivere le azioni permesse entro il perimetro della legalità assoluta non si deve scartare l’ipotesi dell’occupazione. L’occupazione, infatti, non è sempre illegittima.
L’articolo 633 del Codice Penale punisce severamente l’occupazione abusiva (si tratta di un reato penale), ma l’ordinamento prevede alcune eccezioni in cui l’occupazione è consentita e depenalizzata. L’articolo 54 del Codice Penale prevede infatti l’esclusione della punibilità per chi agisce in stato di necessità. Quindi se un soggetto occupa casa per salvarsi da un pericolo imminente o per sfuggire a una situazione grave, può passarla liscia.
L’occupazione è tollerata anche se il proprietario dà il permesso di abitare nell’immobile, oppure se le autorità locali permettono il trasferimento temporaneo in edifici abbandonati per affrontare emergenze abitative (per esempio in seguito a catastrofi come alluvioni, terremoti…).
Casa gratis senza trasgredire la legge: le cinque strade percorribili
Il terzo metodo legale per avere casa gratis è il comodato d’uso (gratuito, ovviamente) da parte delle amministrazioni. Alcuni Comuni offrono ai bisognosi case in comodato d’uso gratuito. L’offerta può essere anche estesa a chi decide di trasferirsi e prendere la residenza in piccoli centri abitati o borghi spopolati.
Non è raro infatti che, per ripopolare paesini montani, di estrema provincia o borghi semi-abbandonati, la politica opti per simili soluzioni. In alcune Regioni, come ad esempio in Sardegna, vengono addirittura offerti contributi a fondo perduto fino a 15.000 euro per chi si trasferisce in paesini con meno di 3.000 abitanti.
L’altro istituto giuridico legittimo per poter occupare una casa e poi acquisirne la proprietà è l’usucapione. Si tratta di una fattispecie regolata dagli articoli 1158 e seguenti del Codice Civile. Secondo questi articoli un soggetto che ha occupato un immobile può diventarne proprietario se questa occupazione è durata più di vent’anni.
Serve anche che il possesso sia stato ottenuto senza violenza, che sia visibile e non clandestino e soprattutto continuo (senza interruzioni). Va aggiunto però che l’usucapione non è un diritto automatico. Secondo la normativa, è sempre necessario ottenere una sentenza del giudice che accerti l’avvenuto compimento dell’istituto giuridico.
Si può ottenere la proprietà di un immobile gratis, o quasi, anche richiedendo un alloggio popolare. Sì, l’acquisizione non è mai completamente gratuita, ma la casa popolare viene offerta a un prezzo molto basso (come canone di affitto) rappresentando una delle soluzioni migliori per tante famiglie in difficoltà. Purtroppo, però, le liste di attesa per poter ottenere una casa popolare sono tremende in molte città d’Italia.