Le mimose sono già fiorite con tre mesi di anticipo. La natura è in tilt per il caldo anomalo. E tutte le coltivazioni sono ingannate dal clima e si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con produzioni a rischio con il probabile arrivo del freddo e del maltempo. A lanciare l’allarme è Coldiretti.
“A preoccupare – spiega la Coldiretti – è la concreta possibilità che nelle prossime settimane le repentine ondate di gelo notturno brucino fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti futuri. In Sicilia dove si sono registrate punte di 20 gradi sono già fioriti i limoni in anticipo rispetto alla primavera. Ma in difficoltà – continua la confederazione agricola – è anche il mondo animale con casi di api che disorientate dalle alte temperature si risvegliano ed escono dagli alveari con il pericolo concreto di venire decimate dall’arrivo del freddo”.
Il caldo è peraltro accompagnato, conclude Coldiretti, da una persistente crisi idrica con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 18% di quello di Como al 26% del Maggiore fino al 34% del lago di Garda mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3 metri e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell`arco alpino ed appenninico.