Economia

Le pensioni minime aumenteranno di 3 euro al mese, 10 centesimi al giorno

Le pensioni minime aumenteranno, di 3 euro al mese. Dieci centesimi al giorno. E poi dicono che il governo non pensa ai più poveri. La minima, raccontano le cronache, passerà dai 614,77 euro attuali ai 617,9 nel 2025. Un aumento, come ovvio, che sfiora il ridicolo.

Dal ministero, viste le polemiche, hanno provato a spiegare un po’ i dati: il trattamento minimo è a 598,61 euro ed è stato possibile arrivare a 614,77 grazie a un aumento transitorio del 2,7% che scadeva a fine 2024. Per evitare poi una riduzione della pensione nel 2025 è stato deciso un incremento del 2,2%.

Ma la sostanza comunque non cambia, dal 2024 al 2025 le minime aumenteranno di 3 euro, 10 centesimi al giorno. Un aumento del tutto senza senso, visto anche il costo della vita che in Italia negli ultimi anni è letteralmente decollato verso vette inarrivabili. Solo per gli alimentari, ricorda Codacons, che rappresentano quasi il 19% della spesa totale annua di un pensionato, i consumi in valore sono cresciuti nell’ultimo anno del +8,1%. E infatti, per effetto della forte inflazione che ha colpito il comparto di cibi e bevande. i pensionati hanno tagliato la spesa alimentare in media del -1,83%.

La Meloni replica alle critiche: “Senza superbonus avremmo potuto aumentare le pensioni minime di 20mila euro”

L’aumento di tre euro, come ovvio, ha scatenato un vespaio di critiche. Codacons parla di “elemosina”, la Uil dice che forse, anche quest’anno, “i pensionati non potranno darsi a spese pazze”. Forse no.

La presidente del consiglio Giorgia Meloni, irritata, alla fine ha dato la colpa al superbonus: “Abbiamo fatto una manovra da 30 miliardi per il 2025 e per il 2025 abbiamo da pagare 38 miliardi di euro di superbonus che ci è servito a ristrutturare meno del 4% di case degli italiani prevalentemente seconde case”, con quelle risorse “avremmo potuto aumentare le pensioni minime di 20mila euro per ciascun pensionato minimo”.

 

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Gianluca Pace