ROMA, 23 GIU – ''Non riusciranno a raccogliere tutte le entrate che credevano di avere con l'aumento delle tasse? Ma quanto sono stupidi? O non capiscono nulla di economia, oppure ascoltano solo i professori di Princeton e Harvard. Se tassi le persone che lavorano e dai soldi a persone che non lavorano, ottieni solamente piu' persone che non lavorano, e se tassi i ricchi e dai i loro soldi ai poveri, ottieni solamente piu' poveri e meno ricchi''.
Arthur Laffer, padre della teoria secondo cui esiste un livello del prelievo fiscale oltre cui il gettito diminuisce, commenta cosi', in un'intervista a Libero, la revisione al ribasso degli introiti fiscali stimati recentemente operata dall'Italia. Sul fatto che la crisi non ha avuto origine in Europa ''Monti ha ragione. Il problema principale dell'Europa sono gli Stati Uniti'', afferma Laffer, ''Se gli Usa avessero tenuto in ordine la spesa, non ci sarebbe nessuna crisi in Italia, Spagna o Grecia. Le politiche di stimolo messe in atto dal mio Paese, dal vostro Paese e dagli altri sono la causa della crisi''
La giusta risposta alla crisi, sostiene l'economista, e' ''smettere di spendere'', perche' ''l'Europa non ha abbastanza soldi''. ''Tutti i pacchetti di stimolo – rimarca – sono ricaduti sulle spalle del settore produttivo, e non ho mai sentito di un'economia che prospera tassandosi''.
Per Laffer ''la Bce sta gestendo l'Euro nel modo sbagliato. Stanno provando a finanziare la solvibilita', quando si tratta di una valuta. L'idea di una valuta comune e' meravigliosa per l'Europa, ma quella di una politica fiscale comune non lo e' affatto''. Piuttosto che della solvibilita', aggiunge, la Bce ''dovrebbe preoccuparsi della liquidita'''.