ROMA – La Legge di Stabilità, o meglio l’ultima versione provvisoria messa a punto dal Consiglio dei ministri del governo Letta, è ancora tutta da riscrivere, ma intanto queste sono le misure contenute nel testo e per i contribuenti ci sono una serie di cattive notizie.
La prima è il taglio delle detrazioni fiscali, a partire dalla dichiarazione dei redditi del prossimo giugno. Spiega Mario Sensini sul Corriere della Sera:
“A cominciare dalla clausola di salvaguardia, l’ennesima, che prefigura una riduzione delle detrazioni Irpef del 19% già con la dichiarazione dei redditi del prossimo giugno, ed in prospettiva, addirittura un taglio ancor più drastico dei bonus fiscali: 3 miliardi nel 2015, 7 nel 2016 e 10 dal 2017 in poi.
Il rischio potrebbe materializzarsi nel giro di pochissimi mesi. Il testo del provvedimento, se confermato, prevede entro il prossimo 31 gennaio una profonda razionalizzazione delle detrazioni Irpef del 19%, che riguardano le spese sanitarie e veterinarie, gli interessi sui mutui, le spese scolastiche, universitarie, le erogazioni ed i contributi liberali. Un nutrito elenco di sconti che vale oltre 4 miliardi di euro (la detrazione sulle spese mediche costa allo Stato 2,3 miliardi, quella sui mutui 1,3), dal quale entro fine gennaio dovranno uscire fuori parecchi risparmi. Quanti? La cifra nel testo non c’è, ma si parla di alcune centinaia di milioni, forse 500. Se non dovessero uscir fuori dalla “razionalizzazione” scatterà il taglio lineare. Meno un per cento su tutto, a partire «dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013». Vuol dire che, se scatterà il taglio lineare, nella dichiarazione dei redditi di quest’anno che si farà a maggio prossimo, le detrazioni per tutte quelle spese scenderanno dal 19 al 18%. E con lo stesso provvedimento saranno ridotte di un altro punto, al 17%, con la dichiarazione dei redditi 2014″.
Le altre novità, oltre al rischio di una stangata sulle accise e in particolare su sigarette e tabacco, le riportano Marco Mobili e Marco Nogari sul Sole 24 Ore:
“È la novità dell’ultima ora della legge di stabilità varata (con testo provvisorio) martedì, che fissa anche un tetto del 2,5 per mille all’aliquota Tasi (servizi indivisibili) che insieme alla Tari darà vita alla Trise: la nuova service tax che dal 2014 sostituirà Imu e Tares. Un’operazione quella della service tax che rispetto all’Imu dovrebbe produrre un alleggerimento del carico fiscale sulle abitazioni principali per 1 miliardo. Imu che, per le imprese, sarà deducibile al 20% da Irpef e Ires.
La legge di stabilità da 11,6 miliardi nel 2014 uscita dal Consiglio dei ministri di martedì sera proroga anche per il triennio 2014-2016 il contributo di solidarietà del 3% sui redditi superiori ai 300mila euro, impedisce alla Regioni di stipulare contratti relativi a strumenti derivati e di rinegoziare derivati già in essere. Tra le novità la possibilità per Cassa depositi e prestiti di sostenere finanziariamente anche le grandi imprese nei casi in cui l’aiuto serva come sostegno all’economia e non solo le Pmi come già previsto da alcuni anni. Confermato il taglio al cuneo fiscale di 1,2 miliardi nel 2013 per le imprese e 1,5 per i lavoratori. E confermata anche la proroga delle detrazioni per gli incentivi delle ristrutturazioni e per l’ecobonus vengono per il 2014 nella misura, rispettivamente, del 50% e del 65%, nel biennio successivo si scenderà al 40 e al 50%. Le agevolazioni continueranno ad essere valide anche per mobili e elettrodomestici.
[…] Nel testo uscito da Palazzo Chigi anche il capitolo compensazioni. In particolare è previsto l’obbligo del visto di conformità da parte dei professionisti abilitati per chi si avvale delle compensazioni fiscali superiori ai 15mila euro. Scatta poi una limitazione a una serie di crediti d’imposta ancora da individuare con un tetto fino all’85 per cento.
Per far cassa il governo punta anche all’aumento dall’1,5 per mille al 2 per mille delle mini-patrimoniale targata Monti sui depositi finanziari. Tra le tasse occulte arrivano anche i 16 euro di imposta forfettaria dovuti per le istanze che si chiedono o si trasmettono alle amministrazioni pubbliche come Asl e Comuni.
[…] Tra le razionalizzazioni già previste dalla legge di stabilità l’election day in chiave spending review: politiche, regionali e amministrative si svolgeranno in un’unica giornata nell’anno (la domenica dalle ore 7 alle 22). Previste misure maggiormente restrittive per gli immobili utilizzati in affitto per uffici pubblici e un meccanismo selettivo per la concessione di contributi pubblici a enti culturali e di turismo.
Arrivano mini-tagli per le Authority, Antitrust in testa, i Caf e i patronati. Previsto l’azzeramento del fondo Irap per i professionisti e del fondo affitti attivati con la legge di stabilità per il 2013. La Sicot, la Srl di sistemi di consulenza per il Tesoro viene accorpata alla Consip, altra società controllata dal ministero dell’Economia.
Sul versante delle pensioni, confermata la sterilizzazione degli assegni oltre 3mila euro. Previsto un contributo di solidarietà sulle pensioni oltre 100mila euro da redistribuire all’interno del sistema previdenziale a fini solidaristici. Scatta poi una stretta sull’indennità di accompagnamento per gli over 65 con un reddito superiore a 60mila euro (80mila euro se cumulato con quello del coniuge)”.
I commenti sono chiusi.