Liberalizzazioni, ipotesi cessioni su rete della benzina

ROMA – Alimentari e tabacchi ai distributori, stop ai contratti di esclusiva tra gestori e compagnie, con la possibilita’ di rifornirsi ”da qualsiasi produttore”, e vendita o riscatto di un terzo degli impianti di carburanti. Sono queste alcune delle novita’ contenute in una prima bozza del decreto liberalizzazioni.

I gestori, si legge, ”possono liberamente rifornirsi da qualsiasi produttore o rivenditore”. Eventuali clausole contrattuali che prevedano ”forme di esclusiva nell’approvvigionamento sono nulle per violazione di norma imperativa di legge, per la parte eccedente il 50% della fornitura complessivamente pattuita e comunque per la parte eccedente il 50% di quanto erogato nel precedente anno dal singolo punto vendita”.

Ai distributori e’ inoltre data la facolta’ di vendere i cosiddetti prodotti ‘non-oil’: alimentari e bevande, quotidiani e periodici, caramelle e gomme, tabacchi. Infine per ”favorire le dinamiche concorrenziali e l’efficienza della rete”, la proprieta’ degli impianti di distribuzione ”puo’ essere riscattata” nei confronti degli attuali proprietari che operino nella produzione, nella raffinazione o nella commercializzazione, fino al limite complessivo di un terzo della rispettiva dotazione, dai gestori (soli o in cooperativa) o da ogni altro soggetto imprenditoriale che non operi gia’ nel settore. Allo stesso tempo e’ consentita l’aggregazione tra gestori e imprenditori ”al fine di sviluppare la capacita’ di acquisto all’ingrosso di carburanti, di servizi di stoccaggio e di trasporto dei medesimi”.

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