ROMA, 30 OTT – Oltre 50 mila persone licenziate entro la fine del 2011. Questo, secondo la Cgil, l'effetto che si avrebbe, solo nel Lazio, ''se si applicasse il provvedimento del Governo sui licenziamenti facili''. Una prospettiva dalle tinte fosche che, avverte, il segretario generale regionale Claudio Di Berardino ''crerebbe nella Capitale una vera e propria polveriera sociale''.
''Abbiamo calcolato che se venisse applicato il provvedimento sui licenziamenti facili, oltre 50 mila persone a Roma e nel Lazio sarebbero licenziate entro l'anno – riferisce -. Questo comporterebbe un'impennata di oltre il 2% del tasso di disoccupazione nazionale. Dati che avrebbero una ricaduta negativa cosi' forte da far diventare Roma una vera e propria polveriera sociale''.
Di Berardino ricorda che ''siamo anche in una fase in cui diminuiscono le risorse per la cassa integrazione e la Regione Lazio ha azzerato il reddito minimo garantito. Le persone che passano dalla cassa integrazione ordinaria a quella straordinaria e poi in deroga, vanno dritte verso il licenziamento, senza alcuna prospettiva. E quindi senza futuro. La nostra risposta, la risposta del mondo del lavoro – prosegue – sara' forte a difesa dei diritti dei lavoratori, perche' l'uscita dalla crisi non si fa colpendo i diritti e la sopravvivenza economica della famiglie''.
Poi la richiesta di intervento da parte delle diverse amministrazioni: ''A fronte di questo scenario drammatico e' essenziale anche l'impegno delle istituzione locali, a partire dalla Regione e dal Comune. Insieme a noi dovrebbero rivolgere un appello al Governo affiche' non si proceda in questa direzione''.