Se non si vuole andare in contro a penali salatissime sarebbe meglio informarsi sui limiti dell’utilizzo del contante in Italia.
Contante si, contante no. I soldi liquidi sono destinati a scomparire, ma non è solo questo l’unico motivo che li vuole meno in circolazione possibile. La nuova legge ha l’obiettivo di rendere le operazioni economiche più chiare e verificabili per combattere l’illegalità fiscale.
Purtroppo l’utilizzo dei soldi di carta li rende invisibili al controllo e pertanto possono essere utilizzati per reati e situazioni che vanno contro la legge. Per questo motivo si è imposto un tetto massimo entro il quale si possono fare operazioni con i soldi liquidi.
Molti si chiedono se con il nuovo anno questo limite sia cambiato. Andiamo a scoprire nel dettaglio le novità in materia del 2025 e le differenze che ci sono tra l’Italia e il resto d’Europa.
Tutte le regole sull’uso dei contanti in Italia
In Italia, c’è un limite di 5.000 euro per i pagamenti effettuati in contanti, rimasto invariato nel 2025. Ciò significa che, per acquisti o transazioni superiori a questa cifra, è obbligatorio usare metodi di pagamento che lasciano una “traccia”, come carte di credito, bonifici bancari o assegni. Questa regola serve per rendere l’economia più trasparente e combattere problemi come l’evasione fiscale (non pagare le tasse) e il riciclaggio di denaro.
Ci sono regole principali a cui si deve dare conto per rimanere nella legalità che nella pratica si concretizzano semplicemente con il non superare i 5.000 euro in contanti. Per esempio, se devi pagare 6.000 euro, almeno una parte (1.000 euro o più) deve essere con carta o bonifico. Ma non è solo questa l’accortezza che si deve avere: non puoi “dividere” un pagamento superiore a 5.000 euro in più rate vicine nel tempo. Se fai rateizzazioni, ogni rata deve rispettare il limite, ma devono passare almeno 7 giorni tra una rata e l’altra.
Tuttavia come in tutte le regole ci sono alcune eccezioni: alcuni settori specifici, come il turismo o il commercio di beni di lusso tra privati, possono avere regole diverse. Ma andiamo subito alla cosa che più preoccupa i cittadini, ossia le eventuali sanzioni.
Se qualcuno infrange questa regola, può ricevere multe che vanno da 1.000 a 50.000 euro, a seconda della gravità dell’infrazione. In caso di somme molto grandi (oltre 250.000 euro), la multa minima è di 5.000 euro. Anche chi riceve il pagamento (ad esempio, un commerciante o un professionista) può essere multato.
In Europa, i limiti per i pagamenti in contanti variano. L’Unione Europea ha stabilito un limite massimo di 10.000 euro entro il 2027, ma ogni Paese può avere regole più severe. Per esempio, in Francia e Spagna il limite è di 1.000 euro, mentre in Germania non ci sono restrizioni. L’Italia quindi si pone a metà, con il limite di 5.000 euro.