M5s molla Mediaset, il Governo la difende dai francesi di Vivendi

M5s molla Mediaset, il Governo la difende dai francesi di Vivendi
M5s molla Mediaset, il Governo la difende dai francesi di Vivendi

ROMA – Il Movimento 5 Stelle molla Mediaset, spiega in una nota che “non è strategica” e chiede sostanzialmente al Governo di lavarsene le mani senza intervenire sulla scalata ostile dei Francesi di Vivendi. Il Governo, invece, a subire lo smacco non ci sta e prova a difendere la società della famiglia Berlusconi. Perché, recita una dichiarazione che il quotidiano La Repubblica attribuisce al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni,  “Qui non è in gioco solo l’azienda di Berlusconi, la partita è molto più grossa e non possiamo stare a guardare”.

Governo all’opera nel tentativo di fermare la scalata ostile attraverso, riporta sempre La Repubblica, una serie fitta di telefonate. A esporsi più di tutti il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda dopo aver premesso  “l’assoluto rispetto del governo per le regole di mercato” attacca quello che definisce “un tentativo, del tutto inaspettato, di scalata ostile a uno dei più grandi gruppi mediatici italiani”. Un tentativo che non è “il modo più appropriato di procedere per rafforzare la propria presenza in Italia”.

Decisamente diversa la versione che i deputati M5s della commissione Trasporti e Telecomunicazioni affidano ad una nota: “E’ totalmente inappropriato un intervento dell’esecutivo a tutela di Mediaset quando lo stesso nulla fece contro l’aggressiva scalata di Vivendi a Telecom Italia, che invece era veramente strategica per il nostro Paese considerando l’infrastruttura di rete in suo possesso”.

“Altrettanto bizzarro – proseguono i grillini nella nota – è sostenere, come ha fatto il ministro Calenda che la società di Cologno Monzese ‘opera in un campo strategico come quello dei media’ quando rappresenta la principale concorrente dell’operatore radiotelevisivo pubblico. Mediaset è un’azienda totalmente privata e non è certamente più strategica di Unicredit e delle altre finite già in mano francesi. E’ chiaro che qualsiasi intervento pubblico a sostegno di Mediaset risulterebbe alquanto anomalo e discriminatorio verso realtà produttive del nostro Paese anche più importanti”.   “Le parole del ministro Calenda e del vicesegretario Pd Guerini – sottolinea Mirella Liuzzi – sottolineano come l’esecutivo ‘Renziloni’ abbia a cura gli interessi del proprio sodale Silvio Berlusconi, visto che i vertici di Mediaset si sono schierati pubblicamente per il sì al referendum costituzionale. Questi interventi di governo e maggioranza sono quindi una vera e propria ricompensa?”.

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