Mascherine, si va verso il prezzo fisso: un euro l'una quelle chirurgiche Mascherine, si va verso il prezzo fisso: un euro l'una quelle chirurgiche

Mascherine, si va verso il prezzo fisso: un euro l’una quelle chirurgiche

ROMA – “Metteremo in campo prestissimo uno strumento contro la speculazione sulle mascherine: fissare un prezzo massimo al quale le varie tipologie di mascherine possono essere vendute”, ha dichiarato il commissario all’emergenza Domenico Arcuri in conferenza stampa alla Protezione civile.

Ma qual è il prezzo giusto, dove fissare il tetto? Parecchie sono le variabili economiche contingenti, ma si scommette (lo fa Quotidiano.net citando indiscrezioni confermate da più fonti) su un prezzo massimo di un euro. Parliamo solo, però, delle mascherine chirurgiche, quelle a più veli ma senza filtro, che difendono gli altri piuttosto che se stessi. 

Un euro a mascherina chirurgica. Prima dell’emergenza costavano 40 centesimi l’una. Durante l’emergenza un decreto impone unicamente che un singolo pezzo non possa costare più del prezzo totale della confezione diviso il numero delle mascherine contenute. Se la confezione costa 10 euro e le mascherine sono cinque, il prezzo massimo è di 2 euro.

Un euro, come ci arriviamo? In Cina, dove è concentrata la gran parte della produzione mondiale di dispositivi facciali, costano circa 20/30 centesimi. Bisogna considerare poi il ricarico dell’importatore (10/15%), quello del grossista locale (stessa percentuale), quello dei punti vendita finali, supermercati e farmacie per intenderci (un altro 20/25%). 

“Ed è così che si arriva – spiega Luca Bolognini su Quotidiano.net -, se le percentuali di profitto restano ragionevoli, a un cartellino finale che è di circa un euro. Per questo i prezzi che si sono visti nelle settimane scorse, ben sopra i 6 euro in alcuni casi, sono irragionevoli e applicati solo per trarre il massimo profitto possibile in una situazione di emergenza”. (fonte Quotidiano.net)

 

 

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