Madia: “Art.18 per statali non si tocca. Ma i fannulloni…”

Madia: "Art.18 per statali non si tocca. Ma i fannulloni..."
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia

ROMA – L’articolo 18 per gli statali non si tocca, ma licenziare i fannulloni significa anche tutelare i lavoratori onesti. Parola del ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia. Intervenendo a Sky TG24 il ministro chiarisce quanto circolato in questi giorni sui giornali in merito all’ipotesi che nel Cdm di mercoledì prossimo, in cui saranno discussi alcuni decreti attuativi della sua riforma della P.A, possano essere previste modifiche all’articolo 18 nel pubblico impiego.

Il piano del governo è di rendere davvero possibile cacciare i lavoratori pubblici che commettono un reato ai danni della pubblica amministrazione. L’idea è di licenziare in 48 ore i cosiddetti furbetti del cartellino et similia, quelli cioè che timbrano senza andare in ufficio o sono colti in flagranza di altri illeciti disciplinari.

“E’ un problema posto male – spiega Madia – questo non significa non essere duro con chi sbaglia nella pubblica amministrazione. L’articolo 18 non si tocca, lo abbiamo sempre detto, ci sarà poi un testo unico sul pubblico impiego, non in questo Consiglio dei Ministri, dove chiariremo tutta la normativa che riguarda il lavoro pubblico”.

Quanto ai fannulloni, però, non si transige: “Se io vedo che timbri per un altro, timbri e vai a fare un altro lavoro o torni a casa, e ho una prova schiacciante, credo che l’etica, anche in difesa della maggioranza dei lavoratori pubblici che ogni giorno fanno con dedizione e competenza il loro lavoro, voglia che quelle persone vadano a casa senza stipendio in modo quasi immediato, entro 48 ore“.

Il ministro perciò ribadisce di non capire “perché i sindacati si lamentino: non capisco perché da Brunetta ai sindacati continuino a dire che le norme ci sono già”.

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