Maltempo in Veneto, l’amarezza degli imprenditori: “O lo Stato ci sostiene o non pagheremo più le tasse”

Pubblicato il 7 Novembre 2010 - 16:23 OLTRE 6 MESI FA

”In Veneto produciamo il 18% del Pil italiano e quindi dobbiamo avere quello che ci serve: sono sicuro che il governo ci darà i soldi necessari, ma se non lo farà siamo pronti ad andarceli a prendere”. Parola di Giancarlo Gobbo, sindaco di Treviso e segretario regionale della Lega, secondo i quale ”è lo Stato centrale” che deve farsi interamente carico delle risorse necessarie al Veneto per risollevarsi dall’alluvione.

Il governatore Luca Zaia, che assumerà il ruolo di Commissario per quantificare i danni del maltempo nella Regione. ha stimato che i danni ammontino almeno a un miliardo di euro, cifra ben lontana dai 20 milioni di euro stanziati dal governo per i primi interventi di emergenza nelle cinque regioni colpite dal maltempo. ”Sono pochi soldi, ma sono quelli per la prima emergenza, ai quali dovranno seguire il più presto possibile tutti quelli che servono perché il Veneto non può fermarsi – dice Gobbo -. Visto il gettito che incassa dal Veneto, non conviene neanche allo Stato che qui le attività si fermino. Noi siamo dei grandi ‘pagatori’, quindi vogliamo quello che ci spetta”.

”Certamente non andiamo con il cappello in mano, ma siamo pronti a prenderceli trattenendo in Regione le tasse – assicura il segretario regionale della Lega -. Insomma potrebbe succedere che per un paio d’anni il Veneto non versi più tasse allo Stato”.

A Gobbo hanno fatto eco gli imprenditori della zona, che hanno minacciato rappresaglie se lo Stato non si accollerà i costi dei lavori necessari. ”Questa volta non passa. Se il sostegno alle imprese e ai cittadini vicentini non ci sarà da parte dello Stato, noi non pagheremo le tasse”, ha dichiarato a Radio 24 il vicepresidente degli industriali vicentini, Luciano Vescovi.

Il grido d’allarme degli imprenditori locali è stato raccolto da Confindustria: “L’appello di Vescovi è un grido di dolore in un momento difficile in cui le imprese italiane e quelle vicentine stanno già facendo uno sforzo per tentare di reagire ad una crisi complessiva”, ha detto Vincenzo Boccia, presidente della Piccola Industria di Confindustria.