
Come fare domanda all'INPS: puoi avere 1773 euro direttamente sul conto - Blitzquotidiano.it
Puoi richiedere un assegno INPS da 1773 euro e avere i soldi direttamente sul conto: quali documenti preparare per la domanda.
Nel 2025, l’INPS ha apportato importanti aggiornamenti agli importi delle indennità relative a maternità, paternità e malattia, nonché alle prestazioni per la tubercolosi, come indicato nella circolare n. 72 del 2 aprile 2025.
Questi adeguamenti, basati sulla variazione dell’indice dei prezzi al consumo fornito dall’ISTAT, mirano a garantire un sostegno economico adeguato alle famiglie, in particolare alle mamme in attesa o con neonati. Questo articolo esplorerà i nuovi importi e le modalità di richiesta degli assegni.
Arrivano 1.773 euro sul conto: come chiedere l’assegno INPS
L’indennità di maternità e quella di paternità vengono calcolate sulla base della retribuzione percepita nel mese precedente l’evento o secondo gli importi stabiliti per ogni categoria professionale. Per i lavoratori dipendenti, l’importo dell’indennità di maternità è fissato a 57,32 euro al giorno. I lavoratori agricoli a tempo determinato, invece, ricevono 50,99 euro. Artigiani e commercianti ottengono lo stesso importo dei lavoratori dipendenti, mentre i coltivatori diretti, coloni e mezzadri hanno diritto a 50,99 euro. Infine, i pescatori autonomi possono contare su un’indennità di 31,85 euro. Questi valori sono fondamentali per garantire un sostegno economico durante i primi mesi di vita del bambino, un periodo critico per le famiglie.
Un aspetto interessante riguarda i lavoratori e le lavoratrici addette ai servizi domestici e familiari. Gli importi per queste categorie variano in base alla retribuzione oraria effettiva. Ad esempio, per le retribuzioni orarie fino a 9,48 euro, l’indennità è di 8,40 euro, per retribuzioni superiori a 9,48 euro e fino a 11,54 euro, l’indennità sale a 9,48 euro; mentre per le retribuzioni superiori a 11,54 euro, l’importo è di 11,54 euro. Inoltre, per i rapporti di lavoro che prevedono un orario superiore a 24 ore settimanali, l’indennità è fissata a 6,11 euro.

Oltre alle indennità di maternità e paternità, nel 2025 rimangono confermati gli assegni di maternità concessi dai Comuni e dallo Stato per le categorie non coperte da altro sistema previdenziale. L’assegno di maternità comunale ammonta a 2.037 euro, suddiviso in 407,40 euro al mese per cinque mesi. L’assegno statale, invece, è di 2.508,04 euro, erogato come una tantum. Questi assegni sono destinati a mamme disoccupate o prive di altra tutela previdenziale con un ISEE inferiore a 20.382,90 euro e a lavoratrici precarie con contratti a termine o part-time ciclico.
È importante notare che i due assegni non sono cumulabili; le beneficiarie possono richiederne solo uno, in base alla loro situazione lavorativa e reddituale. Le domande devono essere presentate tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. In alternativa, per l’assegno comunale, è possibile rivolgersi direttamente al proprio Comune di residenza. Tuttavia, le mamme che superano i limiti di ISEE non hanno diritto all’assegno e possono considerare altre forme di sostegno, come il Reddito di Inclusione Familiare, per affrontare le difficoltà economiche.
In sintesi, le nuove disposizioni dell’INPS rappresentano un importante supporto per le famiglie italiane, offrendo un aiuto concreto alle mamme e ai papà durante un periodo tanto significativo e delicato.