Manovra finanziaria pronta: tagli a politici e sanità, “stretta” sui farmaci

Pubblicato il 18 Maggio 2010 - 20:12 OLTRE 6 MESI FA

Giulio Tremonti

Tagli agli sprechi della Sanità, “stretta” sui farmaci ospedalieri, riduzioni agli stipendi dei politici, stop ai rinvii per la realizzazione del Ponte sullo Stretto: sono questi gli elementi principali contenuti all’interno della manovra finanziaria 2011-2012 varata dal governo. per il quale le risorse dovrebbero iniziare ad affluire nel 2013, cioé a manovra chiusa.

Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, vorrebbe presentare la manovra a fine maggio o all’inizio di giugno. Opposizione e sindacati chiedono di avere maggiori informazioni sulle misure allo studio e insistono per un confronto.

Al suo interno ci sarebbero le verifiche sugli immobili fantasma che potrebbero far racimolare (attraverso un’eventuale regolarizzazione) fino a circa 2 miliardi.

Altro argomento al centro dell’attenzione è il taglio agli stipendi dei parlamentari: si parla del 5%, che Tremonti ha definito “l’aperitivo”. Di Pietro chiede che il taglio arrivi fino al 50% degli stipendi dei parlamentari.

Per quanto riguarda la Sanità, oltre alla richiesta arrivata alle regioni in deficit di mettersi in regola anche aumentando le tasse locali, arriva oggi una nuova indicazione. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, spiega infatti di ritenere “ineludibile che in qualche modo ci possano essere delle ricadute su tutti i settori” e in particolare la sanità “che rappresenta il 70-80% della spesa regionale”. Fazio quindi ipotizza dunque un recupero di efficienza del 10%: “Non è poco e da solo basterebbe, se fosse tutto recuperabile subito, per un pezzo della manovra”.

Allo studio ci sarebbe una manovra sulla spesa farmaceutica ospedaliera, in crescita a causa anche dell’aumento del costo di alcuni prodotti come gli oncologici e altri prodotti di nuova generazione dal costo molto elevato. L’operazione dovrebbe prevedere anche il passaggio alla distribuzione in farmacia di alcuni prodotti fino ad ora ad uso ospedaliero, intervento già annunciato nel recente passato da Fazio.

L’ipotesi di tagli consistenti in arrivo allarma i sindacati e l’opposizione. Il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, esclude al momento il ricorso allo sciopero generale e chiede al governo di uscire da questa situazione di incertezza che allarma i lavoratori attivando un tavolo di confronto. Il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, che teme una soppressione degli aumenti contrattuali per gli statali, annuncia proteste ma solo se la manovra sarà di tagli alla spesa sociale.

Il leader del Pd, Pierluigi Bersani, infine ironizza: “Per sapere qualcosa sulla situazione economica e sulle iniziative del governo credo si debba chiedere ai servizi segreti se possono penetrare nelle segrete stanze del ministero del Tesoro e portare in parlamento qualche informazione in più”. E poi, replicando al ministro dell’Economia che annuncia tempi duri per gli evasori, commenta sarcastico: “Quando Tremonti minaccia gli evasori spunta sempre un condono”.