Manovra: per Roma capitale tassa da 10 euro negli alberghi

Un “contributo di soggiorno” fino a 10 euro per i turisti che alloggiano negli alberghi di Roma. E’ una delle possibilità che la manovra all’esame del Consiglio dei ministri da al Comune di Roma per agevolare il rientro dai debiti della capitale. E’ quanto prevede una bozza del provvedimento. La manovra prevede anche la possibilità di introdurre altri tributi come un aumento del 4 per mille dell’Ici, ad una tassa di 1 euro sugli imbarchi.

“In considerazione della situazione di eccezionale squilibrio” del Comune di Roma, la bozza prevede, dunque, che fino alla compiuta attuazione del federalismo fiscale, vengono resi disponibili una serie di strumenti finanziari. Si tratta, appunto, dell’introduzione di un “contribuito di soggiorno nelle strutture ricettive della città fino all’importo massimo di 10 euro per notte per soggiorno”, commisurato alle ‘stelle’ assegnate all’albergo.

E ancora, applicazione di una tassa di scopo per la realizzazione di opere pubbliche e investimenti in servizi sociali; incremento fino al 4 per mille delle aliquote dell’Ici sulla seconda casa e non in affitto. La possibilità di introdurre un’addizionale comunale sui diritti di imbarco fino a 1 euro per i passeggeri in arrivo o in partenza da Roma; incremento dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche fino al massimo consentito dalla legge; contributo straordinario sulle valorizzazioni immobiliari fino all’80% del valore aggiuntivo derivante per effetto di sopravvenute previsioni urbanistiche; possibilità di utilizzo dei proventi da oneri di urbanizzazione e costruzione anche per le spese di manutenzione ordinaria della viabilità urbana.

Queste entrate andranno a un fondo dedicato unicamente all’attuazione del piano di rientro dal debito.

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