ROMA – Per far cassa la manovra punta anche alle auto: torna infatti il superbollo, una sovrattassa che colpirà tutte le auto con più di 170 cv o 125 chilowatt. Ancora non è stato quantificato l’aumento ma si sa che colpirà in modo graduale, verrà infatti moltiplicato per ogni chilowatt di potenza della macchina superiore ai 125 stabiliti. Se non si paga arriva una ‘multa’ corrispondente al 30% di quanto bisogna versare.
Gli estremi di questo punto della manovra vanno dal bollo di una Passat da 170 cv (che oggi paga 484 euro) a una Ferrari 458 Italia (1620 euro).
Ancora non è chiaro inoltre se la sovrattassa riguarderà anche le auto vecchie, anche se dalle indiscrezioni sembra che sarà così. Le macchine che potranno essere toccate dall’aumento sono moltissime, Repubblica parla del 30% del mercato nazionale. In sostanza solo le piccole si salvano, per le altre dipende tutto dal motore. Il segmento C è a metà strada: della Giuletta si salvano 10 modelli su 17 mentre della Bravo sono tutti salvi.
Nel segmento D: solo 3 versione dell’Alfa Romeo 159 si salvano su 12, della Opel Insignia vengono colpite tutte e 5 le versioni benzina mentre si salvano tutte le 6 versioni diesel. La tassa colpisce la potenza e non il valore dell’auto. Con la conseguenza, ad esempio, che l’aumento tocca all’Alfa Romeo Mito Quadrifoglio da 21mila euro ma non alla Mercedes Classe E berlina o station wagon del valore da 41 a 55 mila euro in su.
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