Manovra: Tfr 2 anni dopo per 19.000 statali, dal ‘contributo di solidarietà’ 3,8 miliardi in tre anni

ROMA – Lo slittamento dell’erogazione del Tfr per gli statali, che scelgono il pensionamento anticipato, interesserebbe ”circa 19.000” lavoratori nel 2012. E’ quanto risulta dalla Relazione Tecnica alla manovra, secondo le prime indiscrezioni pubblicate dall’Ansa. Per i pensionamenti di vecchiaia, la cui indennita’ di buonuscita slitta di sei mesi, il numero degli interessati va invece da 16.500 a 35.000, ”tenendo conto che una parte dei soggetti in esame manifesta la propensione di accedere al pensionamento successivamente alla maturazione dei requisiti minimi”.

Queste le prime indiscrezioni, in attesa della presentazione della manovra in Senato che avverrà mercoledì. Il presidente Renato Schifani ha convocato l’assemblea per mercoledì pomeriggio, alle ore 16.30: per la presentazione del ddl di conversione del decreto sulla manovra economica. Successivamente, il provvedimento passerà alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio di Palazzo Madama, che inizieranno l’esame del ddl a partire da lunedì 22 agosto.

Secondo la Relazione tecnica la norma che armonizza la tassazione delle rendite finanziarie al 20%, con esclusione dei titoli di Stato, portera’ nelle casse dello Stato a regime 1.919 miliardi di euro. Tenendo conto delle ”minori ritenute da scomputare ai fini delle imposte sui redditi”, il gettito arriva per la precisione a 1.942 milioni. Per il 2012 e il 2013 il gettito e’ pero’ di 1.494 e 1.724 milioni di euro. Poi dal 2014 la norma entra a ”regime”.

Via anche gli enti di ricerca. La norma della manovra che abolisce gli enti con meno di 70 addetti non ha una deroga, come invece un precedente provvedimento analogo, per gli enti di ricerca. E’ quanto emerge dalla Relazione Tecnica al provvedimento che esplicitamente afferma: ”La soppressione interesserebbe anche gli enti di ricerca”.

3,8 miliardi in tre anni dal “contributo di solidarietà”. Il contributo di solidarieta’, esteso ai privati, portera’ nelle casse dello Stato 3.817,4 milioni di euro in tre anni. Il gettito aggiuntivo sara’ di 674,4 milioni nel 2012, 1.557 nel 2013 e 1.586 nel 2014. ”Poiche’ il contributo e’ deducibile dal reddito complessivo – si spiega nella Relazione – per ottenere il corrispondente gettito Irpef annuo netto occorre tener conto dei relativi effetti fiscali che sono stimati in circa -1.172 milioni di euro di Irpef e -35 e -12 milioni di addizionale regionale e comunale”.

Stretta sugli studi di settore. La stretta sugli studi di settore comportera’ un incasso per lo Stato di 823,5 milioni di euro: 31,5 mln subito, nel 2011, 330 mln nel 2012 e 231 milioni sia nel 2013 che nel 2014, conteggiando il maggior gettito sia dell’Irpef che dell’Iva. La norma che riguarda gli operatori non congrui dovrebbe spingere 70.000 soggetti a variare il proprio comportamento, e quindi a dichiararsi congrui. La norma che riguarda invece la possibilita’ di intervenire anno per anno sugli indicatori di normalita’ economica dovrebbe spingere – sempre secondo i calcoli della Rt – 150.000 dei 300.00 soggetti ”dichiareranno maggiore base imponibile”. In tutto ci sarebbero dunque 220.000 autonomi con dichiarazioni piu’ alte, anche se le due norme toccano ambiti diversi e potrebbe dunque anche esserci una sovrapposizione tra i due blocchi di soggetti interessati alle modifiche sugli studi di settore.

Dalla ‘Robin tax’ 1,8 miliardi nel 2012. La cosiddetta Robin Hood Tax portera’ nel 2012 1 miliardo e 880 milioni di euro, e 900 milioni sia nel 2013 che nel 2014. La relazione tecnica precisa che ”gli effetti relativi all’anno 2012 non sono contabilizzati ai fini del miglioramento dei saldi, atteso che le maggiori entrate potranno essere destinate” per ridurre i tagli operati a ministeri e enti territoriali.

Trasferimenti statali, eslcusi i magistrati. La possibilità di trasferire i dipendenti delle amministrazioni pubbliche ”sulla base di motivate esigenze” non riguarda i magistrati. ”E’ prevista una disciplina particolare – si legge ancora nella Relazione – per il personale del ministero dell’Interno” che infatti puo’ essere trasferito anche al di fuori del territorio regionale di riferimento.

Stop promozioni prima della pensione. La pensione sara’ calcolata sull’ultimo stipendio prima dello scatto di carriera che ha una durata meno di tre anni. La misura si applica ”agli incarichi aventi comunque decorrenza successiva al 1° ottobre 2011” e ”agli incarichi conferiti successivamente al decreto” manovra. E’ quanto chiarisce la Relazione Illustrativa sulla norma che impedisce alle carriere alla vigilia della pensione di avere un effetto sia ”ai fini della liquidazione del trattamento di fine servizio” sia al vero e proprio ”trattamento di quiescenza”.

L’ipotesi: tassare i capitali “scudati”. Il governo starebbe valutando l’ipotesi di tassare i capitali rientrati in Italia grazie allo scudo fiscale, così come proposto dal Pd, ma la percentuale del prelievo sarebbe decisamente inferiore a quella proposta dal partito di Pier Luigi Bersani: la valutazione infatti viene effettuata su una cifra compresa fra l’1 e il 2%. Lo riferiscono autorevoli fonti del Pdl, secondo le quali tuttavia prima di ”proseguire su questa strada si dovrà valutare la percorribilità dell’intervento”.

 

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