Il piano segreto di Marchionne per rilanciare la Fiat: negli Usa sbarca la Chrysler-Delta made in Italy

Pubblicato il 14 Giugno 2010 - 13:24 OLTRE 6 MESI FA

L'ad di Fiat Sergio Marchionne

Il “made in Italy”, anche se mascherato, fa sempre la sua figura. E’ per questo che l’amministratore delegato di Fiat (e di Chrysler) Sergio Marchionne ha scelto una macchina nostrana per rilanciare il mercato americano. Il modello scelto per riportare, dopo ben 25 anni, la nostra bandiera automobilistica sul suolo Usa è la collaudata Lancia Delta, che darà il via alla ripresa dell’export di auto italiane oltreoceano.

In verità la Delta sarà sottoposta ad un accurato restyiling e venduta negli Stati Uniti col marchio Chrysler. Grazie all’acquisizione della casa americana, infatti, l’ad di Fiat ha a disposizione un’imponente rete commerciale di ben 2.392 concessionari sparsi per tutti gli States per distribuire automobili fatte al 100% in Italia ma vendute con il marchio Chrysler. L’operazione prevede la partenza di circa 100mila vetture l’anno e dovrebbe prendere avvio a cavallo tra il 2012 e il 2013.

La strategia voluta da Marchionne rientra nel più ampio piano “Fabbrica Italia”, di cui l’esportazione negli Usa è solo uno dei tre punti chiave. Gli altri due sono, come ha spiegato lo stesso ad al Lingotto lo scorso 21 aprile durante l’investor day, il taglio dei costi e l’aumento della produzione. I centomila esemplari di Delta-Chrysler destinati al mercato americano assicurerebbero, infatti, il raddoppio della produzione nella fabbrica di Cassino, passando dalle 105mila vetture dell’anno passato alle 400mila del 2014.

Il terzo “anello” voluto da Marchionne è una maggiore razionalità produttiva, grazie alla costruzione di auto diverse sulla base di una sola piattaforma, cioè di componenti simili come il pianale, i motori e la trasmissione.