Mariella Burani Fashion Group, arrestati Walter e Giovanni Burani

Pubblicato il 28 Luglio 2010 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA

La guardia di finanza di Reggio Emilia ha arrestato Walter Burani e il figlio Giovanni con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Padre e figlio sono stati arrestati nella loro abitazione a Cavriago (Reggio Emilia): Walter è ai domiciliari a Cavriago mentre il figlio è stato portato nel carcere milanese di San Vittore.

La richiesta di arresto è stata inoltrata dai Pm di Milano Luigi Orsi e Mauro Clerici ed è stata accolta dal Gip Fabrizio D’Arcangelo. L’inchiesta riguarda il dissesto finanziario del gruppo della moda Mariella Burani. Nei mesi scorsi erano state dichiarate fallite la holding di famiglia Bdh, Mariella Burani Fashion Group e Burani Designer Holding.

I Burani hanno avuto una vera e propria ”smania finanziaria” che ha ”travolto” l’attività del gruppo della moda Mariella Burani. E’ quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare del gip di Milano, Fabrizio D’Arcangelo, che oggi ha portato in carcere Giovanni Burani e ai domiciliari il padre Walter. I due sono accusati di bancarotta fraudolenta per dissipazione e di falso in bilancio per le vicende che hanno portato al fallimento il gruppo.

La famiglia Burani aveva ”ampie disponibilità patrimoniali” ma ”per nulla utilizzate per il salvataggio delle imprese”. Piuttosto, dall’ordinanza del Gip che ha disposto l’arresto di Walter e Giovanni Burani, emerge che erano interessati ”all’acquisto in contanti” di appartamenti a Montecarlo e nascondevano le proprie Ferrari dai creditori che bussavano alla porta. Nell’ordinanza si legge infatti che ”i Burani mantengono ampie disponibilità patrimoniali, per nulla utilizzate per il salvataggio delle imprese”. Da alcune telefonate ”emerge la disponibilità su un conto Ubs di 20 milioni a favore di Walter Burani: tale somma non è mai stata impegnata nel salvataggio”.

Ancora, dalle intercettazioni si evince un certo ”interessamento di Giovanni Burani per l’acquisto in contanti di un appartamento a Montecarlo, con trattative che continuano fino in prossimità del fallimento della Bdh”. ”Un altro particolare interessante in relazione alla personalità dei Burani e ai loro concreti comportamenti in ordine all’attenzione a preservare risorse proprie a fronte della dissipazione di quelle aziendali” si ricava da una serie di episodi riportati nell’ordinanza. In partcolare, un testimone ha raccontato quanto segue: ”Per cercare di recuperare la perdita causatami da Burani, ho proposto a Walter Burani di vendere le automobili d’epoca che lo stesso colleziona. Per una Ferrari Le Mans avevo trovato un acquirente a 7 milioni di euro ma Walter Burani non solo non mi rispose ma ha fatto scomparire le auto nel senso che non le ho più viste nel garage aziendale”.