ROMA – L’incubo deflazione è la prima preoccupazione per la Banca centrale europea: la spirale dei prezzi al ribasso e il relativo calo dei consumi mettono a repentaglio la ripresa. Per questo il Consiglio direttivo della Bce “si attiverà” a salvaguardia della stabilità dei prezzi sia rispetto alle spinte inflazionistiche che deflazionistiche. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, durante un discorso ad Amsterdam.
Draghi ha spiegato che:
“Assistiamo a un peggioramento delle prospettive di inflazione nel medio termine, che richiederebbe un più ampio programma di acquisti di attività”.
Al malfunzionamento dei mercati del credito bancario, nelle prospettive di Draghi, la Bce potrebbe
“adeguatamente rispondere con un’operazione di rifinanziamento a più lungo termine mirata, oppure attraverso un programma di acquisti di attività cartolarizzate”.
E conferma di fatto le decisioni prese all’ultimo board dell’Eurotower, che ha lasciato i tassi ai minimi storici dello 0,25% e aperto nuovamente a misure straordinarie.
Il governatore osserva che la politica monetaria non è trasmessa correttamente e persiste una stretta del credito bancario a imprese e famiglie. Di qui l’idea di ritornare alle aste Ltro, con le quali offrire denaro a basso costo alle banche, come già avvenuto nel 2011-12. O altrimenti procedere con l’acquisto di asset per immettere liquidità sul mercato.