ROMA – “I lavoratori devono poter scegliere se tenere o meno il Tfr in busta paga“. Maurizio Landini, leader della Fiom, lo ha detto parlando della riforma del governo Renzi a “Che tempo che fa”. Proprio come nel programma del partito lanciato da Corrado Passera, Landini sottolinea che “di premiare i redditi bassi è un primo passo importante e necessario” dopo anni in cui vi è stata “redistribuzione della ricchezza a danno di chi lavora”.
Landini poi ha spiegato che è “abbastanza presumibile” che il taglio all’Irpef fino a 25.000 euro spinga i consumi”, ma ci sono dei limiti:
“Sotto i 25.000 euro ci sono anche tanti pensionati e anche tante forme di lavoro precario: bisognerebbe estendere i vantaggi a tutti i redditi sotto i 25.000 euro”.
Secondo Landini, il governo dovrebbe introdurre una riforma per
“permettere a un lavoratore di tenere il Tfr in busta paga se lo vuole. Uno può averne bisogno durante la propria vita per le scelte che fa, non quando va in pensione”.
Intervenendo a ‘Che tempo che fa’ il sindacalista critica poi alcune misure del dl lavoro che estendono l’utilizzo dei contratti a termine fino a tre anni:
“di precarietà in Italia ce ne è anche troppa, andrebbe tolta”.
Ma la misura dell’efficacia di un sindacato, spiega,
“non è se il governo ha parlato con te o no, ma se abbiamo proposte”.
Inoltre Renzi, avverte Landini, dovrebbe rivedere le regole sulla rappresentanza sindacale in cui
“il lavoratore abbia il diritto di scegliersi il sindacato che vuole, votare gli accordi e in cui i sindacati siano certificati. La maggioranza delle persone che lavora non è iscritta a nessun sindacato e la maggioranza dei precari non vede nel sindacato il soggetto che può tutelarli”.
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