McDonald’s, all’ex capo costa caro l’amore e il silenzio: licenziato e multato dalla Sec, 40 milioni di buonuscita

L’ex capo di McDonald’s multato di 400.000 dollari perché si è fidanzato in segreto con una dipendente.  Lei è ovviamente consenziente, ma il moralismo non perdona. Specie se serve a coprire altre magagne.

L’ex capo di McDonald’s, Steve Easterbrook, ha “nascosto la portata della sua cattiva condotta” rispetto alla relazione con una dipendente. Questa l’accusa, quella la pena. Easterbrook era stato licenziato da McDonald’s nel 2019 dopo che era stata scoperta la relazione con un’impiegata di alto livello. Era stato accusato, di conseguenza, di scarsa capacità di giudizio e di violazione della politica aziendale.

Le cause del licenziamento non hanno, però, convinto la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense che, dopo una indagine, ha invece accusato Easterbrook di “aver rilasciato dichiarazioni false e fuorvianti agli investitori” e dunque, insieme a McDonald’s, di disonestà nei confronti degli stessi circa le ragioni che hanno portato al licenziamento.

Infatti la ragione adottata per la risoluzione del rapporto di lavoro ha consentito all’ex capo di McDonald’s di mantenere un sostanzioso compenso azionario che altrimenti non avrebbe potuto percepire.

Secondo la SEC, Easterbrook, 55 anni e di nazionalità britannica, ha lasciato McDonald’s con una buonuscita di più di 40 milioni di dollari. Nel prendere questa decisione, McDonald’s ha esercitato una discrezionalità mai comunicata agli investitori.

Secondo la SEC, Easterbrook ha violato le disposizioni antifrode del Securities Act del 1933 e del Securities Exchange Act del 1934. Non contestando le conclusioni della commissione di controllo, egli, infatti, ha concesso l’autorizzazione all’emissione dell’ordine di cessazione dell’attività da parte della SEC stessa che impone un divieto per funzionari e consiglieri di amministrazione per cinque anni ed una sanzione civile di 400.000 dollari.

Nessuna multa, invece, per McDonald’s, considerata la collaborazione dimostrata nel corso delle verifiche. L’azienda ha fornito volontariamente informazioni non obbligatorie ed ha messo in opera misure correttive tra cui la richiesta ed il recupero finale del compenso ricevuto da Easterbrook in base all’accordo di separazione.

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Maria Vittoria Prest