ROMA – Mediobanca centra il turnaround, 2014 utile sopra 450 mln. Alberto Nosari report. C’è Mediobanca all’esame della Lettera all’Investitore di questa settimana (leggi qui), il report online di Alberto Nosari, bilancio e prospetti per il 2014.
Mediobanca segna nuovi massimi in Borsa, ove si è guadagnata la maglia rosa anche perché gli operatori hanno apprezzato e premiato la capacità di esecuzione di un piano industriale che molti di loro, in presenza di una congiuntura che si conferma oggettivamente difficile, considerano però ancora troppo ambizioso. Riflessione rigettata dal vertice dell’istituto, che considera gli obiettivi fattibili oltreché sostenibili come ci ricordano riepilogando il percorso realizzato per mettere a punto un piano elaborato con una cura meticolosa e nel rispetto di quella prudenza che storicamente contraddistingue la banca.
Considerazioni supportate dai positivi risultati del primo trimestre, considerati “superiori alle attese” da pressoché tutti gli operatori anche perché la banca ha potuto cogliere i frutti dell’attuazione del piano, con maggiore focus sulle attività bancarie “tradizionali”, passando dalle parole ai fatti anche sui temi delicati come la riduzione di due miliardi del portafoglio partecipazioni e l’addio ai patti di sindacato, molti dei quali già sciolti come Rcs, Gemina, Pirelli, e Telco, la cui quota è stata ceduta a Telefonica con benefici effetti sui conti.
Iniziative i cui effetti emergeranno appieno nell’arco del piano al 2016, ma già presenti nei conti se solo si considera che le proiezioni al 30 giugno 2014 elaborate sulla base delle conoscenze acquisite e nell’ipotesi che non intervengano fattori straordinari in grado di mutare il quadro di riferimento lasciano intravvedere un utile superiore ai 450 milioni rispetto alla perdita di 180 dello scorso esercizio. Questo in quanto i ricavi “ricorrenti” dovrebbero nella sostanza riprodurre quelli dello scorso anno o migliorarli grazie all’apporto di Generali, il cui contributo passerà dallo zero a ben oltre i 200 milioni riportando in segno più nel confronto fra i citati ricavi ricorrenti pur scontando la flessione attesa nelle commissioni e negli utili da negoziazione. E al progresso del business tradizionale darà un contributo pure il margine di interesse, che pur scontando ancora uno scenario difficile, dovrebbe essere in grado di tenere le posizioni e forse anche migliorare leggermente rispetto al miliardo dello scorso esercizio.
Ancora più significativo l’apporto delle componenti straordinarie poiché nel 2013 Mediobanca ha iscritto oltre 400 milioni di perdite per l’adeguamento del valore di carico delle partecipazioni ai prezzi di mercato, mentre tale posta nell’esercizio in corso sarà sicuramente positiva e dovrebbe superare di slancio i quasi 200 milioni connessi alle operazioni già note al mercato, mentre dovrebbe confermarsi stabile nell’intorno dei 510 milioni il costo del credito. E se tutto ciò risulterà confermato il saldo netto dovrebbe varcare di slancio la soglia dei 450 milioni di utili con il ritorno al dividendo nel rispetto di un pay out al 40 per cento, fatto salvo l’insorgere di fattori straordinari ad oggi non immaginabili e nella sostanziale stabilità dello scenario di riferimento.