Mercato del lavoro, come la pandemia lo ha rivoluzionato: aumentano i lavoratori in prestito, ecco i più richiesti

Mercato del lavoro, come la pandemia lo ha rivoluzionato. Cercasi operai, magazzinieri, hostess, cuochi, camerieri. Sono i profili più richiesti per la ripartenza post pandemica.

Lo certifica l’Osservatorio condotto da Iziwork, una piattaforma di lavoro, totalmente digitale, che si basa sulla innovazione tecnologica per migliorare radicalmente l’accesso e l’esperienza di lavoro per tutti. Un team che conta (per ora) 300 persone. In Francia ha un milione di iscritti raccolti in quattro anni.

“È una start up francese che punta sul lavoro temporaneo in Italia. Aprirà otto sedi” (la Repubblica). È il cosiddetto mercato dei “temporary workers” . Cioè il lavoro in somministrazione. Un mercato enorme “che vale 150 miliardi in Europa “ assicura Pierluigi Lauriano, marketing director scelto dai francesi per la loro prima espansione. È un mercato che sta esplodendo.

LA PANDEMIA HA CAMBIATO LE AZIENDE E IL MERCATO DEL LAVORO

Niente (o quasi) è più come prima. Ora le aziende hanno bisogno di maggiore flessibilità. Sono anche disposte a pagare qualcosa in più in termini di costo/orario pur di avere maggiore libertà di manovra. E così ha preso il largo una nuova forma del rapporto di lavoro.

Esempio: il lavoratore è assunto da queste nuove agenzie; e le agenzie “prestano” il lavoratore (a  medio -lungo periodo) ai loro clienti. Amen. Tutti e tre sodisfatti. È bastata una app. I

l lavoratore con un clic  si è candidato specificando il suo profilo  e l’agenzia fa il suo lavoro. Individua l’offerta più adatta, organizza il colloquio e se è tutto ok, il lavoratore è assunto. Resterà in azienda per il tempo concordato.

CI SONO  ADDIRITTURA ESIGENZE “LAST SECOND”

Si, ci sono aziende che hanno bisogno di lavoratori immediatamente. Nel giro addirittura di poche ore. Certe agenzie sono in grado di provvedere  anche in quattro ore. È un mondo in grande trasformazione. Un cambiamento inevitabile, almeno da quel che si vede. Draghi e due ministri (Giorgetti e Patuanelli) stanno studiando il fenomeno, totalmente ignorato in campagna elettorale. Idem i sindacati. La ripresa di eventi come fiere e concerti ha spinto, ad esempio, la domanda di hostess e steward. E così via. 

Dunque oggi prende sempre più campo il “lavoro in somministrazione”. Che non è una furbata figlia di questi tempi  micragnosi ma un istituto del diritto del lavoro italiano introdotto nel nostro Paese nel 2003 con un decreto emanato in attuazione della legge Biagi, firmata da Ciampi. Vent’anni fa questa legge sollevò polveroni e inquietudini, oggi soprattutto speranze che non manchi il lavoro.

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