Mercato dell'auto in Italia sempre in 'rosso': cresce quota Fiat

ROMA, 1 GIU – A maggio e' andata meno peggio del solito, soprattutto per il gruppo Fiat la cui quota del 31,6% e' stata la piu' alta da marzo 2010, ma le condizioni di salute del mercato dell'auto in Italia continuano ad essere disperate. Il mese scorso, con un calo annuale del 14,26% a 147.102 unita', e' andata leggermente meglio rispetto ad aprile (-17,99%), ma il sesto arretramento consecutivo ha riposizionato i volumi di maggio sui livelli del 1993. Senza un intervento immediato del Governo, invocano gli esperti, l'Italia va verso la ''demotorizzazione'', processo che, secondo i costruttori esteri riuniti nell'Unrae, sarebbe gia' in atto da gennaio.

Piu' sollevato il commento del Lingotto, che evidenzia come a maggio i marchi del Gruppo Fiat abbiano fatto meglio del mercato, cosi' come ad aprile, limitando il calo all'11,2% (con 46.500 vetture vendute). La quota di mercato e' quindi salita di 1,1 punti percentuali, attestandosi al 31,6%, contro il 30,5% di un anno fa ed il 31,4% di aprile. Aumentano la quota anche i brand Fiat (+1,1 punti percentuali) e Lancia (+0,2 punti percentuali), mentre e Panda, Punto e 500 sono ancora al vertice della top ten del mese.

Ma il vero boom il gruppo Fiat lo ha fatto in America, dove a maggio in Usa le vendite Chrysler sono balzate del 30% a 150.041 auto vendute, e le vendite del gruppo Fiat-Chrysler in Canada sono cresciute del 7%, grazie anche al successo della Fiat 500 (+19%), mentre in Messico si sono impennate del 24%. Tornando in Italia, a maggio hanno subito notevoli perdite anche le vendite dei principali marchi esteri. Il numero uno Volkswagen cede il 20,13%, Ford il 27,76% mentre la terza in classifica Opel il 24,2%. Tra le tedesche di lusso, in testa c'e' Audi, che cede appena lo 0,26%, seguita da Mercedes (-13,42%) e Bmw (-13,41%). In controtendenza, Kia (+81,91%), Dacia (+23,82%) e Chevrolet (+13,72%).

Tra gli osservatori il meno catastrofista e' il Centro Studi Promotor GL events, che attribuisce all'incremento delle vendite di auto con alimentazione a metano e gpl, grazie al prezzo piu' conveniente, il ''piccolo ma significativo'' segnale di ripresa del mercato a maggio. Se e' vero che l'impatto di queste vetture ''non e' molto rilevante'', osserva il CSP, ''la reattivita' della domanda a stimoli economici autorizza a ritenere che un'inversione di tendenza nell'andamento del mercato dell'auto potrebbe verificarsi gia' nella seconda meta' dell'anno, qualora nelle prossime settimane vi fossero misure di sostegno della domanda''. Un'urgenza richiamata anche da Federauto che chiede al governo di ''dichiarare con chiarezza, e subito, se e come intende intervenire nel settore''. L'Unrae evidenzia che ''In Italia, per la prima volta nella storia dell'automobile, sta avvenendo una 'demotorizzazione', visto che ''gia' da gennaio si sta assistendo ad una progressiva riduzione del parco circolante dei privati'', mentre l'Anfia e' preoccupata per le ''ripercussioni che il terremoto potra' avere sulla nostra gia' debole economia''.

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