Case troppo care? In Italia. Usa e Germania in controtendenza

ROMA – I prezzi delle case in Europa sono troppo alti: l’allarme del Centro studi di Confindustria ha però una nota positiva: c’è una timida ripresa in Germania e soprattutto negli Stati Uniti.

Negli Usa i prezzi hanno iniziato a scendere tra il 2006 e il 2007, per arrivare all’inizio del 2012 ad una contrazione del 33,7%. Solo che negli ultimi mesi si sta assistendo ad un’inversione di tendenza, con i prezzi che hanno ripreso a salire.

In Italia, invece, la diminuzione dei prezzi è iniziata nel 2008 e ha registrato fino ad oggi una contrazione assai minore, del 10,4%. Egli investimenti nelle case, compresi gli interventi di manutenzione straordinaria, dal 2007 sono calati del 3,6% annuo, dopo un aumento dell’1,8% a partire dal 1995.

I dati del Centro studi di Confindustria mostrano una ripresa, oltre che negli Stati Uniti, anche in Germania e in Irlanda. In flessione, invece, la Francia dopo la crescita tra il 2009 e il 2011.

In Italia quello che pesa di più sulle spalle dei cittadini è il rapporto tra il prezzo delle case e il reddito, molto più alto che negli altri paesi europei.

Come sottolinea il Sole 24 Ore, “in Olanda è del 36,6% superiore alla media di lungo periodo, in Francia del 34,3%, nel Regno Unito del 30,1%, in Spagna del 25,4 per cento”. Per il futuro si prevede una consistente contrazione dei prezzi soprattutto nei Paesi Bassi e in Francia, dove , dopo un primo rallentamento negli anni scorsi, le quotazioni sono risalite tre il 2009 e il 2011, per poi calare del 5% annuo, con effetti negativi sull’economia.

In Germania, invece, dopo la crescita del mercato immobiliare in seguito all’unificazione, si è avuto un rallentamento rispetto al resto d’Europa. Dalla fine del 2010 in questo paese c’è stato un aumento dei prezzi del 7,8% annuo.

 

 

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